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Giornata della Memoria. Perché si ricorda il 27 gennaio. La sentenza di genocidio dell’Aja

Giornata della Memoria. Perché si ricorda il 27 gennaio. La sentenza di genocidio dell’Aja
(PRIMAPRESS) - ROMA - Il 27 gennaio è dedicato alla Giornata della memoria, quella istituita in Occidente nel 2000, per ricordare quanto accadde in questa data del 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa abbattevano i cancelli dei campi di concentramento di Auschwitz. Al mondo fu rivelato tutto l'orrore che le truppe russe trovarono in quei campi di prigionia degli ebrei. La data della liberazione di Auschwitz, raccontata da Primo Levi in La tregua, è diventata il Giorno della Memoria. Nella sola “fabbrica della morte” furono uccisi almeno un milione di prigionieri: uomini, donne, bambini. Quasi tutti ebrei. 
Oggi saranno diverse le manifestazioni del ricordo della Shoah con percorsi in città dove sono presenti le pietre d'inciampo in ottone che ricordano i molti ebrei uccisi.
Sembrerebbe scongiurata la possibilità che in questa giornata vi fossero cortei di proteste in favore della Palestina. "Cortei legittimi ma non in sovrapposizione di questa giornata" ha detto il ministro degli Interni, Piantedosi. Intanto dalla Corte di Giustizia dell'Aia arriva la sentenza di genocidio da parte di Israele che, tuttavia, non impone un cessate il fuoco per impedire ancora morti nel conflitto con Hamas. - (PRIMAPRESS)