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M.O: flop della mediazione Onu. Domani giorno della solidarietà lanciato dalla Palestina

Riyad al-Maliki
Riyad al-Maliki
(PRIMAPRESS) - MEDIO ORIENTE - Il flop della terza riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul Medio Oriente che si è tenuta ieri, non è riuscita ad arrivare ad una dichiarazione congiunta e nemmeno per un parziale cessate il fuoco per mettere fine anche ad una strage di civili e di bambini. In questa vacanza di determinazione da parte delle Nazioni Unite sta spingendo l’Unione europea ed altri paesi come la Cina a candidarsi per una mediazione diplomatica ormai indifferibile. Le parole del ministro degli Esteri palestinese, Riyad Al-Maliki, nella videoconferenza delle NU sono pesate come macigni nella denuncia di quanto sta accadendo in questi giorni sulla Striscia di Gaza. La replica dell’ambasciatore israeliano all’Onu si è basata sull’origine delle colpe di questo conflitto puntando l’indice verso il movimento islamista palestinese che controlla la Striscia di Gaza. Intanto la cronaca delle ultime ore tra Sud di Israele, Striscia di Gaza e Cisgiordania, parla almeno di 55 gli attacchi aerei sferrati questa notte. Bombardamenti "più pesanti, su un'area più ampia e durati più a lungo" rispetto ai raid di ieri, in cui sono stati uccisi 42 palestinesi. Tra gli obiettivi, diverse basi militari e della sicurezza nel territorio palestinese, ma anche alcune aree deserte a est di Gaza City.Distrutti 15 km di tunnel di Hamas. Domani le organizzazioni per la Palestina hanno lanciato una iniziativa per dedicare il giorno di domani a manifestazioni di solidarietà in tutto il mondo. - (PRIMAPRESS)