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Governo: il calendario degli impegni. Si parte domani con la "fiducia" alla Camera

(PRIMAPRESS) - ROMA - Domani 25 ottobre il governo Meloni, appena insediato, si deve presentare alle Camere per ottenerne la fiducia secondo quanto prescritto dall'articolo 94 della Costituzione ma che impone anche che venga fatto «entro dieci giorni». Ma la premier Giorgia Meloni, così come dimostrato per la composizione del governo, intende bruciare i tempi per affrontare le scadenze che improrogabili di questo scorcio d'anno. Quindi domani 25  si voterà la fiducia alla Camera dopo il discorso programmatico di Giorgia Meloni e il 26  al Senato. Una volta accordata la fiducia, si costituiranno poi le commissioni permanenti (14 commissioni dalla Giustizia alle Politiche Europee). Nella settimana che parte il 7 novembre i presidenti di Camera e Senato potrebbero convocarle per l'elezione dei rispettivi presidenti.  Oggi 24 ottobre (alle 17), sarebbe convocata la commissione speciale per l'esame del decreto legge Aiuti-ter alla Camera, chiamata all'esame del testo. La commissione è formata da 35 deputati e dovrà eleggere il presidente. Ne faranno parte 10 deputati di Fratelli d'Italia, 6 del Pd, 6 della Lega, 4 del M5s, 4 di Forza Italia, 2 del Terzo polo e 3 del gruppo Misto. Un'altra partita da giocare è quella dei sottosegretari («coloro che coadiuvano il ministro ed esercitano i poteri delegati», si legge nella legge 400/1988, che li disciplina). Uno c'è già, ed è Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Possibile una compensazione per i centristi di Noi Moderati, rimasti per ora fuori dai posti governativi. Infine, c'è la manovra di bilancio che si intreccia in parte con il decreto Aiuti-ter. Il governo potrebbe chiedere al Parlamento di poter usare i 10 miliardi di "tesoretto" sul 2022 per prorogare fino a fine anno gli aiuti sulle bollette in scadenza a novembre. Poi andranno integrate la Nadef e il Documento programmatico di bilancio con il quadro programmatico, dato che il governo Draghi ha indicato solo il quadro tendenziale. A quel punto dovrà essere presentata la legge di Bilancio, che va approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre. - (PRIMAPRESS)