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Invenzioni a tre voci debutta a Catania. Questo weekend a Scenario pubblico

(PRIMAPRESS) -   CATANIA - In scena a CataniaInvenzioni a tre voci, il primo step del nuovo ampio progetto di Roberto Zappalà Transiti Humanitatis, ovvero una riflessione sull'umanità e sulla bellezza, evocata ed indagata attraverso la danza, che, articolato in più fasi, è iniziato nel 2014 e avrà esito finale nel 2017. Dopo il debutto palermitano, al teatro Garibaldi a giugno 2014, lo spettacolo Invenzioni a tre voci di Roberto Zappalà e della sua Compagnia Zappalà danza, è in replica nella residenza della Compagnia: 20,21,22,28 febbraio, 1 marzo a Scenario pubblico. Appropriandosi delle riflessioni di John Berger e dei versi di Wislawa Szymborska, Zappalà propone una riflessione sull’immaginario femminile e non sulla sua condizione. La sua non è un'analisi sociologica, ma la rappresentazione dell'immaginario prodotto dalla bellezza femminile e dal suo corpo che è al contempo protagonista e vittima. Obiettivo della performance come dell'intero progetto Transiti Humanitatis, infatti, è quella di provare con la danza a raccontare la corporeità e l'identità umana e cosi la sua bellezza. Ovviamente il suo linguaggio è quello della danza, una danza che ha la sua grammatica e la sua sintassi nei nervi e nelle giunture, nei fremiti e nei sussulti del corpo delle tre danzatrici/invenzioni. Una danza che si appropria concettualmente del verso del poeta polacco Jan Twardowski quando dice che “occorre avere un corpo per trovare un’anima”1 . Tre le danzatrici come le voci e le invenzioni che sono rispettivamente quelle di J.S.Bach eseguite dal vivo dal pianoforte suonato da Luca Ballerini, dalla viola di Adriano Murania e dalle tre protagoniste della creazione, Maud de la Purification, Gioia Maria Morisco Castelli e Valeria Zampardi. L’immobilità dei corpi femminili, punto di riferimento di buona parte dell’arte pittorica occidentale, si trasforma e trasfigura nel corpo (nei corpi), in movimento plasmati dal coreografo. Mettere a nudo il corpo della donna, per Roberto Zappalà, non significa soltanto spogliarla dei vestiti nel senso letterale, ma equivale a molto di più: a mettere a nudo il cuore umano. Vuol dire soprattutto rivelare le illusioni e gli inganni che, quasi sempre, lo sguardo maschile ha messo in campo quando l’oggetto della visione è la donna e il corpo femminile. È a partire dal corpo, in questo caso delle donne/danzatrici che tutto incomincia e nel quale tutto si consuma ed esaurisce. Compagnia Zappalà danza INVENZIONI A TRE VOCI Da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà Coreografia e regia Roberto Zappalà Musiche (eseguite dal vivo) Johann Sebastian Bach Pianoforte Luca Ballerini Viola Adriano Murania Danzatrici Maud de la Purification, Gioia Maria Morisco Castelli, Valeria Zampardi e con Roberto Zappalà Coordinamento tecnico Sammy Torrisi produzione e management Maria Inguscio una produzione Compagnia zappalà danza – Scenario Pubblico international choreographic centre Sicily il progetto Transiti Humanitatis è realizzato in collaborazione con ImPulsTanz – Vienna International Dance Festival Teatro Garibaldi/Unione dei Teatri d’Europa (Palermo) Teatro Comunale di Ferrara Teatro Massimo Bellini (Catania) con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regio Siciliana Ass.to del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo 1 Da “Soltanto” di Jan Twardowski - (PRIMAPRESS)