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Escalation conflitto Mosca-Kiev: Crosetto e Tajani smentiscono Macron: “No invio NATO”

Escalation conflitto Mosca-Kiev: Crosetto e Tajani smentiscono Macron: “No invio NATO”
(PRIMAPRESS) - ROMA - Gli episodi di bombe piazzate nei seggi elettorali, dove si stanno svolgendo le elezioni presidenziali russe - che molto verosimilmente riconfermeranno Vladimir Putin dopo 10 anni ancora al comando del Cremlino - e la risposta delle forze di Mosca ad Odessa hanno fatto alzare la tensione anche in Europa. Nell’incontro a tre di ieri tra Scholz, Macron e Tusk, (definito il triangolo di Weimar) parole imprudenti hanno ventilato un invio di forze NATO al confine ucraino. Tanto da spingere questa mattina il ministro italiano della Difesa ad affrettarsi a precisare: “Posso assicurare che truppe italiane non andranno mai in Ucraina. Occorre evitare dichiarazioni a effetto, come quella di mandare la Nato in  Ucraina. E bisogna evitare di dividersi in incontri a 2 o 3 quando in Europa siamo 27. Non riesco davvero a capire queste fughe in avanti" ha detto Crosetto aggiungendo: “Siamo tutti preoccupati per possibili escalation e il nostro interesse è quello di ristabilire un ordine mondiale". 
A fargli eco è anche il ministro italiano degli Esteri, Antonio Tajani: “Mai parlato di intervento diretto in Ucraina. Il conflitto  rischierebbe di sfociare in una aggressione nucleare. Le parole di Macron sull'invio di soldati Nato sono forse effetto della campagna elettorale ma un fatto è certo: non siamo in guerra con la Russia, non lo siamo mai  stati", ha detto Tajani. "Siamo schierati in aiuto di un Paese  aggredito,in violazione di ogni regola. Ma il nostro obiettivo è ottenere la pace, non allargare la guerra". Ha concluso Tajani. - (PRIMAPRESS)