Cavaleri (Ema): "AstraZeneca sicuro" ma resta sospetto qualche evento trombotico
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Se i dubbi sulle possibili complicazioni che potrebbero arrivare dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca continuassero a salire, ci sarebbe ancora un rallentamento nella campagna di vaccinazione. E’ questa la maggiore preoccupazione che transita da Governo a Ministero della Salute. Marco Cavaleri, responsabile della Strategia vaccini dell’Ema tenta, come aveva già fatto il ministro Speranza, di rassicurare gli italiani che il vaccino è sicuro. “Bisogna continuare ad usarlo”, dice Cavaleri in una intervista di questa mattina e aggiunge: "Il nostro comitato di farmacovigilanza ha guardato tutti i dati che abbiamo a disposizione riguardo alla sicurezza di questo vaccino - ha spiegato Cavaleri - inclusi questi eventi tromboembolici che si sono verificati, ma che in effetti sono molto rari. Stiamo parlando di un numero di casi inferiore a quelli che ci saremmo aspettati”. Ma anche queste frasi non tranquillizzano. AstraZeneca ora è stato sdoganato anche per gli over 65 ma solo quelli in perfetto stato di salute, che, tuttavia, appare una condizione difficile da ritrovare in cittadini sulla soglia dei 70 anni. E quella casistica sia pure bassa di fenomeni tromboembolici crea comunque sospetto, commentano alcuni medici di famiglia che hanno colto il sentiment dei loro assistiti.
Cavaleri ha informato che "la settimana prossima ci sarà una riunione del nostro comitato di farmacovigilanza, dopo che tutti i casi cumulativi sono stati analizzati. Abbiamo cercato di avere tutte le informazioni, incluse le autopsia, così da avere un quadro completo” - e prosegue: "Nel Regno Unito, che è il paese che ha vaccinato di più con AstraZeneca con undici milioni di dosi non hanno visto niente di allarmante o preoccupante su questo fronte".
L’altra questione aperta, mentre si tenta di tranquillizzare la popolazione sull’efficacia di AstraZeneca è che quest’ultima al momento non è in grado di fornire tutte le dosi promesse in contratto per problemi di produzione. - (PRIMAPRESS)