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Jazz & Wine in Montalcino celebra i 25 anni al Castello Banfi con le stelle Paula Morelenbaum e Ron Carter

(PRIMAPRESS) - MONTALCINO (SIENA) - Il comune senese di Montalcino si prepara dal 19 al 24 luglio ad accogliere le stelle del jazz mondiale per festeggiare i 25 anni di del  festival Jazz&Wine Montalcino che unisce la grande musica jazz ed il vino di qualità sotto la direzione artistica della Rubei dell'Alexanderplatz in collaborazione con l'azienda vinicola Banfi. Questa edizione alla figura di Paolo Rubei, geniale direttore artistico di Jazz and Wine in Montalcino, prematuramente scomparso lo scorso mese di febbraio.
il programma parte martedì 19 luglio a ritmo di samba. Nello scenario dello storico Castello Banfi  arriva una formazione che vanta artisti che hanno scritto pagine di storia della bossa nova: la voce di Paula Morelenbaum sarà accompagnata da un asso mondiale del violoncello Jacques Morelenbaum che, con il suo CelloSam3aTrio, porta nelle sonorità che meglio rappresentano la vasta diversità culturale del Brasile, un sapore intimo di musica da camera, esaltato da due straordinari musicisti brasiliani, il chitarrista Lula Galvão e il batterista Rafael Barata.Mercoledì 20 luglio, il leggendario Ron Carter apre i concerti in Fortezza a Montalcino. Leggenda della storia del jazz e faro per il jazz contemporaneo, è il più apprezzato dei contrabbassisti sulle scene e il suo stile strumentale, con la cavata incisiva e l’inconfondibile potenza ritmica, è perfetto e ricercatissimo. Sul palco insieme a lui: Jimmy Greene al sax, Renee Rosnes al piano e Payton Crossley alla batteria.
Si prosegue, giovedì 21 luglio, con la prima assoluta dell’Orchestra Nazionale Alexanderplatz. La formazione è composta da una sezione di fiati tipicamente jazzistica e da un ensemble di dieci archi: ventitré giovani musicisti diretti dal Maestro Franco Piana. Nata sotto l’egida dell’Associazione Culturale Sound&Image di Eugenio Rubei, è stata selezionata dal Ministero dei Beni Culturali per l’originalità del progetto in cui le sonorità classiche confluiscono nella musica afroamericana, in una naturale e sorprendente contaminazione. Nel programma anche la partecipazione del Maestro Paolo Vivaldi, autore di molte colonne sonore. - (PRIMAPRESS)