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Dakar 2024: la seconda volta del pilota faentino Jader Giraldi nel deserto dell’Arabia Saudita

  • di RED-ROM
  • in Sport
Dakar 2024: la seconda volta del pilota faentino Jader Giraldi nel deserto dell’Arabia Saudita
(PRIMAPRESS) - FAENZA - Chi appassionato di moto non ha mai sognato di fare una Dakar? Ovviamente solo un sogno perché la gara più iconica delle competizioni nel deserto è solo per super esperti. A smentire che sia così, è per la seconda volta il pilota di origini faentine e trapiantato a Roma per lavoro, Jader Giraldi che ha presentato a Faenza il suo nuovo appuntamento con le sabbie in Arabia Saudita il prossimo 5 gennaio 2024. Dodici tappe per coprire i 7.891 chilometri di piste e attraversamenti di dune e paesaggi rocciosi. A spiegare come il sacro fuoco della Dakar avesse spinto l’imprenditore 51enne, con una certa esperienza nell’ offroad ma non certo in una competizione internazionale così massacrante, è stato un convincente ed emblematico libro publicato da Giraldi quest’anno al termine della sua prima esperienza nel deserto: “Devo fare la Dakar”. Una pubblicazione che finisce per diventare una guida per chi tra paure, impegno fisico e meccanico riesce a terminare al 78º posto in classifica la sua prima long-distance del deserto. 
Questa nuova impresa di Giraldi, potrà essere seguita sul canale @dealwiththeunwxpected o su @rallypov. Ogni sera il pilota farà una diretta mentre eseguirà la manutenzione alla sua moto raccontando le fasi della giornata trascorsa.
“A un sogno realizzato è seguito un progetto strutturato. Diverse aziende della Motorvalley e molte del Faentino e Forlivese, guidate da imprenditori appassionati, hanno deciso di sostenere la mia seconda partecipazione.
In questa edizione 2024 il pilota indosserà un casco-messaggio: ‘Woman First” dedicato alla lotta ai femminicidi. “Porto questo messaggio in una gara prevalentemente seguita da maschi dove la sfida non è con le donne o con gli altri concorrenti in gara ma con se stessi” sottolinea Giraldi.
La sfida del pilota N.125 quest’anno ha alzato l’asticella perché parteciperà nella categoria Malle Moto, ovvero la categoria che prevede che il pilota non abbia assistenza e meccanico al seguito. Pertanto dovrà fare da solo assistenza meccanica per tutta la durata della gara e sarà veramente solo con se stesso per tutta la logistica.
“Mi sono preparato per questa nuova avventura con due obiettivi, il corpo e la moto - spiega il pilota - Grazie a FisioEquipe, l’azienda di Roma che mi segue nella preparazione, ho potenziato il mio corpo per avere maggiori prestazioni in quanto lo stress fisico aumenterà perché le ore di riposo saranno sottratte dalla manutenzione della moto. Allo stesso tempo, con iil mio nutrizionista Francesco Cagnazzo, il mio psicologo sportivo Angelo Carnemolla e Pino di Ionna per l’analisi dei dati, abbiamo lavorato sull’efficienza fisica. Fondamentale è stata anche la preparazione della moto e della tecnica meccanica realizzata grazie al  team Celestini Racing di Civitavecchia. Sono inoltre orgoglioso di portare il Motorsport Faentino nuovamente alla ribalta internazionale, perché dallo scorso anno Faenza non è più solo l’unica città ad avere sia un team di F1 che un team di moto GP ma ora anche un team Zeranta alla Dakar”. - (PRIMAPRESS)