Cultura a Roma: è scontro tra il sindacato FP Cgil e Zétema
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - L'attacco della FP CGIL dei giorni scorsi contro Zètema, la società strumentale che per conto di Roma Capitale si occupa del settore cultura, ha sollevato un polverone sulla gestione dell'amministratore Remo Tagliacozzo. Il sindacato romano aveva sentito la necessità di indire un referendum - per la prima volta - "per certificare la totale assenza di relazioni sindacali e dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori". Un referendum che aveva avallato la tesi dei dirigenti sindacali. Ma il vertice di Zétema non ci sta e a distanza di pochi giorni fa sentire la sua voce. “Nella gestione di questi 4 anni (e non 5 come erroneamente riportato nelle comunicazioni sindacali), nei quali ho operato prima come AD e poi come AU, Zètema Progetto Cultura ha sempre mantenuto risultati economici positivi ed un ottimo equilibrio finanziario e patrimoniale. La gestione dei servizi, in massimaparte regolati dai Contratti di servizio con Roma Capitale, si sono mantenuti a livelli qualitativi inalterati, come certificato dagli Osservatori indipendenti, e senza rilievi da parte dell’Amministrazione committente. Nonostante si sia affrontato il periodo della pandemia, infatti, la società è riuscita a mantenere i livelli qualitativi e di efficienza passati senza che il personale subisse significativi effetti economici, garantendo al contempo la sicurezza e la salute negli ambienti di lavoro". - (PRIMAPRESS)