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Ambiente, Recovery Plan: il settore del riciclo in audizione alla Commissione della Camera

Ambiente, Recovery Plan: il settore del riciclo in audizione alla Commissione della Camera
(PRIMAPRESS) - ROMA - Si terrà domani 9 febbraio, l’audizione in videoconferenza, dinanzi all’VIII Commissione Ambiente della Camera, sulla Proposta di Piano Nazionale di ripresa e resilienza (Recovery Plan), delle Associazioni nazionali di categoria di riciclo plastica (Assorimap), ferro (Assofermet) e carta (Unirima). Un comparto che impiega 45 mila addetti nel settore strategico delle Materie Prime Secondarie per interrompere il perverso meccanismo del “tutto in discarica”. Le associazioni, in sede consultiva, impegnate in un processo di “Economia Circolare” e rappresentate in Unione Europea dalla European Recycling Industries’ Confederation e da Plastic Recyclers Europe, hanno sottolineato l’assenza di attenzione verso un comparto determinante per la valutazione di sostenibilità richiesta dal’Unione europea con il prossimo Recovery Plan dell’Italia. Ma quali sono i punti che le tre associazioni di categoria, Assorimap, Assofermet ed Unirima chiedono nel corso dell’audizione camerale? L’introduzione di un Contributo Straordinario Finanziario per gli anni 2021/2022 per ogni tonnellata di materiale Recuperato da Rifiuti e trasformato in “End of Waste” (EoW) o Materia Prima Seconda (MPS) a favore degli Impianti di Trattamento di Rifiuti per la Produzione di EoW e/o MPS derivanti dai Rifiuti attraverso Trattamenti Meccanici; Aumento della Copertura Finanziaria prevista per il Credito d’Imposta inserito nel decreto “Crescita”; Introdurre un Finanziamento ad hoc per gli Anni2021/2022, dedicato agli Impianti di Recupero dei predetti Rifiuti, per il rinnovamento del Parco Impiantistico. In sostanza quest’ultimo punto dovrebbe stimolare la maggiore produzione di materiale riciclato per raggiungere gli obiettivi di Circular Economy. Ma l’altro appuntamento importante sarà quello di Cop25 a Madrid in cui il settore italiano del settore della plastica post consumo per i rifiuti di imballaggio domestici è un fattore rilevante per la riduzione di emissioni di CO2 per tonnellate di materia riciclata e in un piano di rilancio del Paese dovrà rappresentare uno dei parametri di confronto sulla crescita sostenibile. - (PRIMAPRESS)