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A Tallin un documento di Italia, Francia e Germania per il controllo delle coste mediterranee

(PRIMAPRESS) - PARIGI - La delegazione italiana a Parigi, impegnata nell’incontro con Francia e Germania per discutere sulla questione delle immigrazioni in vista del summit di Tallin, ha espresso un giudizio favorevole sull’incontro stesso. Il ministro degli Interni Minniti ha snocciolato i numeri reali di un vera e propria emorragia di sbarchi accentuata negli ultimi sei mesi con i recuperi di profughi da parte delle navi delle Ong poi sbarcati nei porti italiani con Salerno in prima fila. Sono 84 mila quelli registrati dall’inizio dell’anno dove è probabile, come aveva obiettato lo stesso Emmanuel Macron, si mescolano profughi politici e migranti economici, cioè quelli che cercano un nuovo destino approdando in Europa. Ma obiezione a parte da parte della UE non c’è stato in questo periodo grande ascolto sulle istanze dell’Italia arrivata al collasso non solo per il sistema di accoglienza ma anche per le tensioni sociali che stanno crescendo. L’incontro parigino di Marco Minniti con i colleghi degli Interni di Francia e Germania, Gerard Collomb e Thomas De Maziere, avrebbe portato all’accordo di stesura di un piano, da sottoporre al meeting di Tallin, che preveda controlli più stringenti in Libia, la regolamentazione dei finanziamenti alle Ong ed un maggiore controllo delle coste. Niente di straordinariamente nuovo come soluzioni individuate ma l’auspicio italiano è che a Tallin se ne parli convintamente. La perplessità, leggendo sulla stampa estera le note a margine dell’incontro di Parigi, è che le azioni da intraprendere siano come un aiuto all’Italia per uscire da questa situazione piuttosto che una politica europea per evitare il collasso del sistema. - (PRIMAPRESS)