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Vajont: Napolitano, «non una fatalità ma conseguenza di colpe umane»

(PRIMAPRESS) - ROMA - "Il ricordo delle quasi duemila vittime e della devastazione di un territorio induce a ribadire che quell'evento non fu una tragica, inevitabile fatalità,ma drammatica conseguenza di precise colpe umane". Lo scrive il presidente Napolitano in un messaggio per il 50° anniversario del disastro del Vajont. Rendendo omaggio a quanti persero la vita, Napolitano ribadisce che "è dovere fondamentale delle istituzioni", insieme alla comunità scientifica e ai privati, "operare per la tutela,la cura e la valorizzazione del territorio". È con questo spirito- aggiunge- che il Parlamento italiano ha scelto la data del 9 ottobre quale 'Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'incuria dell'uomo', riaffermando cosi' che e' dovere fondamentale delle istituzioni pubbliche operare, con l'attivo coinvolgimento della comunita' scientifica e degli operatori privati, per la tutela, la cura e la valorizzazione del territorio, cui va affiancata una costante e puntuale azione di vigilanza e di controllo". "Nella ricorrenza del 50° anniversario del disastro- continua Napolitano-, desidero rendere omaggio alla memoria di quanti hanno perso la vita, alla tenacia di coloro che ne hanno mantenuto fermo il ricordo e che si sono impegnati nella ricostruzione delle comunita' cosi' terribilmente ferite e rinnovare, a nome dell'intera nazione, sentimenti di partecipe vicinanza a chi ancora soffre. Desidero, inoltre, esprimere profonda riconoscenza a quanti, in condizioni di grave rischio personale, si sono prodigati, con abnegazione, nell'assicurare tempestivi soccorsi ed assistenza, valido esempio per coloro che, nelle circostanze piu' dolorose, rappresentano tuttora un'insostituibile risorsa di solidarieta' per il paese". - (PRIMAPRESS)