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La movida accelera un nuovo Dpcm con misure più severe e “zone rosse” nelle regioni focolaio

La movida accelera un nuovo Dpcm con misure più severe e “zone rosse” nelle regioni focolaio
(PRIMAPRESS) - ROMA - Il governo si sta preparando a varare un nuovo Dpcm per contrastare la pandemia. Dopo soli tre giorni dall’approvazione del Consiglio dei ministri per l'obbligo di indossare le mascherine anche all'aperto, ecco un nuovo giro di vite per arginare l’aumento di contagi.
Cene con massimo trenta partecipanti imposto a matrimoni, battesimi, comunioni e cresime e stop alla 'movida', con il divieto di assembramento davanti ai bar dalle 21 e chiusura di locali e ristoranti anticipata alle 24. Il provvedimento andrà adottato entro il 15 ottobre, per confermare, e aggiornare, le regole in vigore. Ma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte punta a chiudere già lunedì, secondo fonti di maggioranza.Nel pomeriggio il premier ne ha parlato con i capi delegazione dei partiti di maggioranza e i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza. E una riunione urgente del Comitato tecnico scientifico, alla quale dovrebbe partecipare anche Speranza, è stata convocata per domani. Un confronto andrà fatto anche con i presidenti di Regione.Il governo sta vagliando tra l'altro l'ipotesi di una forte raccomandazione affinché le mascherine siano indossate anche nelle case se in presenza di non conviventi, oltre al divieto di feste private e la conferma della limitazione delle presenze in congressi e manifestazioni pubbliche al chiuso (massimo mille persone all'aperto se consentito dalle condizioni).Anche se un nuovo lockdown è da escludere, tuttavia si potrebbe passare, ad uno scenario che potrebbe andare dal rafforzamento del distanziamento con 'zone rosse' locali, smart working e chiusure di istituti scolastici a seconda del numero di contagi registrati. Una 'stretta' accompagnata alla contrazione degli orari di apertura dei locali e di bar e ristoranti, e delle modalità di frequentarli.Ancora non completamente esclusa l'ipotesi del divieto di spostamenti tra regioni e di riduzione del numero di ore di lezione scolastiche in presenza. Una serie di restrizioni che dovrebbero tornare a coinvolgere il numero massimo di invitati a cerimonie come i matrimoni, ma anche a semplici cene in case private.  - (PRIMAPRESS)