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Il Papa si racconta: «non sono superman»

(PRIMAPRESS) - ROMA - «Dipingere il Papa come una sorta di superman, una specie di star, mi pare offensivo. Il Papa e' un uomo che ride, piange, dorme tranquillo e ha amici come tutti. Una persona normale». Con queste parole Papa Francesco si racconta in un'intervista al direttore del “Corriere della Sera” Ferruccio De Bortoli per celebrare il suo primo anno di pontificato. «Mi piace stare tra la gente, insieme a chi soffre, andare nelle parrocchie - spiega - non mi piacciono le interpretazioni ideologiche, una certa mitologia di papa Francesco. Quando si dice per esempio che esce di notte dal Vaticano per andare a dar da mangiare ai barboni in via Ottaviano. Non mi è mai venuto in mente. Sigmund Freud diceva, se non sbaglio, che in ogni idealizzazione c'è un'aggressione». Il Pontefice non si sottrae neanche alle domande più scomode. «I casi di abusi sono tremendi – spiega il Papa - perche' lasciano ferite profondissime. Benedetto XVI e' stato molto coraggioso e ha aperto una strada. La Chiesa su questa strada ha fatto tanto. Forse piu' di tutti». «Le statistiche sul fenomeno della violenza dei bambini sono impressionanti - dice ancora Papa Bergoglio - ma mostrano anche con chiarezza che la grande maggioranza degli abusi avviene in ambiente familiare e di vicinato. La Chiesa cattolica e' forse l'unica istituzione pubblica ad essersi mossa con trasparenza e responsabilità. Nessun altro ha fatto di piu'. Eppure la Chiesa e' la sola ad essere attaccata». Poi sulla famiglia il Papa spiega: «Quello della famiglia e' un tema centrale, un lungo cammino che la Chiesa deve compiere. Un processo voluto dal Signore». «E' alla luce della riflessione profonda che si potranno affrontare seriamente le situazioni particolari, anche quelle dei divorziati, con profondita' pastorale», spiega ancora Bergoglio, per il quale la crisi attraversa «una crisi molto seria». E osserva: «I giovani si sposano poco. Vi sono molte famiglie separate nelle quali il progetto di vita comune e' fallito. I figli soffrono molto. Noi dobbiamo dare una risposta. Ma per questo bisogna riflettere molto in profondita'. E' quello che il Concistoro e il Sinodo stanno facendo». Ed anche sulle unioni civili sottolinea: «Si tratta di patti di convivenza di varia natura, di cui non saprei elencare le diverse forme. Bisogna vedere i diversi casi e valutarli nella loro varietà». - (PRIMAPRESS)