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Fiat Pomigliano: annullata la cassa integrazione a zero ore, contratti di solidarieta per 1950

(PRIMAPRESS) - POMIGLIANO D'ARCO, Napoli - Pomigliano continua a far scuola nelle relazioni e negli accordi sindacali legati all’industria. Così, come fu tre anni fa quando fu firmato l’accordo per la nuova missione produttiva dello stabilimento Fiat di Pomigliano, il cui modello contrattuale è stato adoperato poi da quasi la totalità dell’industria tricolore, l’accordo di oggi che prevede per la prima volta in Fiat i contratti di solidarietà per annullare del tutto la cassa integrazione a zero ore, potrebbe essere adoperato anche negli altri siti della casa automobilistica, ma anche in altri gruppi industriali. Dunque nello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco arriveranno i contratti di solidarietà azzerando la cassa integrazione a zero ore. Un provvedimento, che sarà ufficializzato il 28 marzo nel prossimo incontro azienda-sindacati e che partirà nel mese di aprile, coinvolgendo 1.950 persone sui 1.150 lavoratori adesso in cassa integrazione ossia 850 dipendenti in più. Il 28 marzo, ci si incontrerà sostanzialmente per completare l'accordo con l'inserimento dei nominativi dei lavoratori e le loro mansioni. La proposta di ricorrere alla solidarietà era stata avanzata ai vertici del Lingotto da Uilm, Ugl, Fismic e Fim Cisl il 10 marzo scorso. L'azienda si era riservata la possibilità di riflettere su questa possibilità analizzando possibili negative ripercussioni su efficienza e qualità dei Gianbattista Vico. La risposta positiva si è avuta oggi. In pratica l’accordo prevede che i lavoratori con contratto di solidarietà potranno lavorare mensilmente fino al 59% dei normai turni lavorativi. Il che vuol dire che questa nuova tipologia di dipendenti potrà lavorare ogni mese in un “range” che va dai 9 ai 12 giorni. In più, non essendo più in cassa integrazione, tutti i dipendenti potranno usufruire del provvedimento annunciato dal Governo che porterà per ciascun lavoratore circa 80 euro aggiuntivi dal mese di maggio. "Oggi è 'nu juorno buono' - ha commentato il segretario regionale generale campano della Uilm, Giovanni Sgambati parafrasando la canzone del salernitano Rocco Hunt, vincitore delle nuove proposte all'ultimo Festival di Sanremo - per Pomigliano si azzera la cassa integrazione a zero ore e si utilizza il contratto di solidarietà per i lavoratori. Si coniugano così efficienza, qualità e giustizia sociale". "La solidarietà - ha proseguito - è un vantaggio economico concreto per i lavoratori e potrà essere ulteriormente migliorato se verranno confermati gli aggiustamenti sull'Irpef promessi dal presidente Renzi". Per Sgambati quello di oggi rappresenta "un primo passo importante anche in una fase di difficoltà congiunturale, lo strumento conservativo della solidarietà ci permette di guardare con fiducia al futuro". La trattativa che si è conclusa oggi tra Fiat e i sindacati firmatari dell'accordo 2010 che prevede i contratti di solidarietà come ammortizzatore sociale coprirà il periodo aprile 2014-marzo 2015. Soddisfatti le organizzazioni sindacali. Felice Mercogliano, segretario nazionale della Fismic, ritiene l'accordo raggiunto oggi per lo stabilimento di Pomigliano "una svolta importante". "Questa svolta - ha affermato - supera definitivamente la divisione delle tre aree di produzione, la cassa integrazione a zero ore e migliora le condizioni economiche dei lavoratori". Per il segretario generale della Fim di Napoli, Giuseppe Terracciano, l'accordo siglato con Fiat Chrysler è "soddisfacente" perché il risultato è stato "faticosamente raggiunto con una trattativa nel corso della quale management e sindacato hanno fatto prevalere consenso e la consapevolezza di coniugare le esigenze delle precarie condizioni economiche e psicologiche dei lavoratori in Cigs con quelle del futuro dello stabilimento, per accrescerne la competitività in una sfida che è internazionale". "Bisogna dare atto alla Fiat di avere accolto la
richiesta - ha aggiunto - dei contratti di solidarietà senza eccedenza che rappresentano una sfida per l'intero settore auto che, ancora un volta, parte da Pomigliano. La Fiat ha allargato la platea dei lavoratori interessati al nuovo strumento e questo è un altro importante risultato dell'accordo che, anche attraverso un piano di formazione mirato, con verifiche trimestrali, consentirà di avere in azienda più lavoratori". Terracciano, però, ha ribadito "la necessità di lavoro aggiuntivo a Pomigliano" per dare "una risposta concreta ai lavoratori ancora sospesi". "L'accordo - ha concluso - è un segnale di particolare importanza per tutti perchè contribuisce a fare in modo che il comprensorio partenopeo possa affrontare ilfuturo produttivo con maggiore serenità, attraendo nuovi investimenti industriali e ridando una speranza di lavoro per tante famiglie". Interessante la posizione della Fiom, che pur essendo fuori dal tavolo di trattativa, fa propria l'iniziativa degli altri sindacati. « La Fiom ritiene positiva la notizia del contratto di solidarietà per Pomigliano - spiega Francesco Percuoco, Responsabile Settore Auto per la Fiom di Napoli -Sono anni che proponiamo i contratti di solidarietà come strumento utile per riportare tutti i cassintegrati di nuovo in fabbrica. Ma nonostante ciò se il contratto di solidarietà verrà applicato solo alle aree B e C, non ci saranno ancora le condizioni per una piena condivisione. Come ribadito nell’ultimo incontro con la dirigenza Fiat la settimana scorsa, bisogna avviare corsi di formazione retribuiti dall’ azienda per formare i lavoratori e dargli la possibilità di ruotare in tutto lo stabilimento e superare le divisioni in settori A, B e C, create dagli ultimi accordi siglati con le altre organizzazioni sindacali. Nonostante le vicissitudini di questi anni la Fiom ha sempre agito nell’interesse collettivo, evitando di innescare una guerra fra poveri che troppe volte, a causa di tante scelte sbagliate fatte da altri, rischiava di esplodere. Ed oggi sentiamo nostro questo primo passo nella giusta direzione, anche se ancora insufficiente.
Per quanto riguarda il futuro dello stabilimento continuiamo a ritenere indispensabile l’assegnazione di un nuovo modello per Pomigliano che dia finalmente tranquillità ed un futuro certo a tutti gli operai che da anni vivono sulla propria pelle la crisi».   - (PRIMAPRESS)