I segnali positivi dell'inflazione contenuta in Germania (0,2%) rimettono di buonumore le aziende
- di Paolo Silvestrelli
- in Qui Berlino
(PRIMAPRESS) - BERLINO - L'inflazione in Germania ha frenato a ottobre dello 0,2% annuale. Lo rilevano i dati finali dell'istituto federale di statistica, confermando le stime preliminari. E' la terza discesa consecutiva dell'inflazione quest'anno, dopo il -0,1% di luglio e il -0,2% di settembre. Su base mensile l'inflazione in Germania e' cresciuta dello 0,1%, dopo il -0,2% di settembre, in linea con i dati preliminari. Con un’inflazione contenuta la popolazione è disposta a conservare la moneta per periodi prolungati, ad impegnarsi a contratti a lungo termine perché sa che i prezzi non subiranno forti rincari e sul lungo periodo si verificherà un aumento dei salari per adattarsi alla domanda. Quando, come oggigiorno, i prezzi scendono si entra invece in deflazione la quale spinge i consumatori a rimandare gli acquisti per risparmiare aspettandosi ulteriori cali, che avvengono per i mancati consumi, che spingono ad ulteriori rimandi da parte degli acquirenti instaurando un circolo vizioso che porta alla fuoriuscita dal mercato delle imprese incapaci di tenere il passo di continui cali ed al contrarsi dell’economia che a sua volta alimenta l’inflazione. Pertanto, per quanto siano individualmente indubbiamente fastidiosi e sgraditi un aumento dei prezzi, se contenuto, sarebbe un’ottima notizia per l’economia locale e nazionale dando una spinta ai consumi che col tempo gioverebbe a tutta la collettività. Ieri le parole della presidente della Bce, Christine Lagarde avevano spiunto gli entusiasmi per una ripresa economica sulla spinta dell'arrivo del vaccino. "Non fatevi troppe illusioni - aveva detto Lagarde parlando al Forum della Bce - ci si riprenderà solo dopo una situazione di immunità diffusa". - (PRIMAPRESS)