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Il teatro denuncia di Crifò e Bergamo in scena al Teatro Belli di Roma

(PRIMAPRESS) - ROMA - Siamo tutti terroristi. La provocazione teatrale sui comportamenti equivoci e spesso conniventi degli italiani, arriva da Elio Crifò ed Emy Bergamo, in scena al Teatro Belli di Roma fino al prossimo 17 aprile (ogni domenica ore 21). Sotto il titolo del loro spettacolo, scritto e diretto dallo stesso Crifò: “la classe DiGerente 3-la Rivoluzione”, c’è la denuncia di una classe dirigente che fagocita e mal governa. I due attori svelano, in un incastro di gags e battute gli imbrogli e le corruzioni. Il 3 è dovuto al fatto che ci troviamo davanti al terzo capitolo di questo che, a ben guardare, più che uno spettacolo è un format vero e proprio, con una struttura ben precisa: inizia con un je accuse, prosegue a ritmo serrato tra risate e denunce, e termina con sette minuti di scuse da parte dello Stato per tutte le vittime che ha fatto o non ha saputo difendere. Tra questi: Borsellino, Fava, Welby, Taddeo... solo per citarne alcuni. Infine 'La Rivoluzione' quella che spinge a far esplodere l’indignazione fuori dal torpore che asseconda fino a consentire i comportamenti illeciti.

Tra i temi portati in scena ci sono questioni che parte dei cittadini commentano a denti stretti mentre media, forze dell’ordine e istituzioni sembrano non sapere affatto: i centri commerciali e negozi che riciclano denaro sporco; le scie chimiche e il poligono di Quirra in Sardegna che hanno portato alla nascita bambini con la testa triangolare e hanno fatto 'sparire Franco Caddeo (Ndr. una commissione parlamentare sta lavorando per portare all’attenzione del Governo un report sui fatti); parte del Vaticano che predica l’umiltà ma opera in modo diverso.


- (PRIMAPRESS)