Vinitaly: la rassegna veronese vola in Cina con 700 etichette per il fuori salone di Chengdu
- di RED-ROM
- in Economia
(PRIMAPRESS) - CINA - Si apre domani a Chengdu il fuorisalone di Vinitaly, in programma fino al 6 aprile con 63 aziende, 4 consorzi, 700 etichette e 10 masterclass. All’inaugurazione la Master of Wine Fongyee Walker. Vinitaly si conferma strumento internazionale al servizio del settore, con iniziative in Russia, Cina e Brasile, in vista della Vinitaly Special Edition, a Verona dal 17 al 19 ottobre.
Dopo la prima tappa in Russia, la roadmap 2021 di Vinitaly prosegue in Cina. Veronafiere, organizzatore del più importante salone mondiale dedicato al vino e ai distillati, inaugura domani a Chengdu la nuova stagione di promozione internazionale di Vinitaly nel paese del dragone, con un fuorisalone all’Intercontinental Hotel. Quattro giornate, dal 3 al 6 aprile, dedicate interamente al business e alla formazione dei professionisti del settore vitivinicolo.
Una partenza in grande stile, con 63 stand degli espositori, 13 in più rispetto alla precedente edizione, 4 consorzi di tutela, 700 etichette, otto dei primi dieci gruppi vitivinicoli in Cina per fatturato e 10 masterclass in programma.
L’obiettivo dell’iniziativa a Chengdu è accompagnare e supportare le aziende italiane, facendo scoprire a importatori, distributori e canale horeca cinesi la varietà e l’eccellenza del vino made in Italy.
In un mercato che vede le esportazioni tricolori nel 2020 superare di poco i 100 milioni di euro, con una quota del 6,3%, il potenziale di crescita è notevole.
Nel 2021 gli ordini cinesi si sono rimessi in moto: secondo l'analisi dell'osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor su base dogane, tra dicembre e gennaio, l’import di vino italiano dalla Cina ha registrato un boom di crescita di oltre il 62% rispetto al bimestre precedente. Un incremento ancor più significativo se si considera come, nello stesso periodo, la domanda globale cinese di vino abbia fatto segnare un ulteriore trend negativo (-5,6%).
«Vinitaly è un brand di riferimento internazionale per il vino italiano – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Dal 1998 contribuiamo con eventi b2b e educational alla promozione del nostro prodotto in Asia, favorendone la conoscenza, insieme a quella del lifestyle che caratterizza l’Italia nel mondo. Quello di Chengdu è soltanto il primo degli appuntamenti di Vinitaly 2021 in Cina. A giugno, infatti, saremo nei nuovi spazi espositivi dello Shenzhen World Exhibition & Convention Center per Wine To Asia, e poi ancora a Pechino,Qingdao e Chongqing, a settembre, per la quarta edizione del Vinitaly China Roadshow. Si tratta di tappe che vanno ad inserirsi nel quadro di una più ampia roadmap globale 2021 che comprende OperaWine con Wine Spectator a giugno, Wine South America in Brasile a settembre e Vinitaly Special Edition in ottobre, a Verona».
Al fianco di Vinitaly a Chengdu c’è ancora una volta ICE, con il suo ufficio di Pechino, da sempre partner fondamentale dell’evento.
«Come da tradizione – commenta Gianpaolo Bruno, direttore di ICE Pechino –, in primavera si riuniscono a Chengdu i più importanti professionisti del mondo del vino della Cina. E in questa occasione, siamo onorati di avere con noi Fongyee Walker che discuterà sul tema "The Elegance of Italian Whites: an exploration of the lighter side of Italian wines”. Si tratta della prima volta che un Master of Wine partecipa ufficialmente a una masterclass non legata a un brand, ma all'Italia».
Anche quest’anno, nel selezionare e invitare i top buyer, Vinitaly ha lavorato insieme al consolato generale d’Italia a Chongqing, ICE Pechino, Camera di Commercio italiana in Cina e con il partner locale Bucciano. Per l’attività di incoming è stata realizzata una campagna di livello nazionale, con una speciale attenzione alla provincia del Sichuan, di cui Chengdu è capitale, e la megalopoli di Chongqing, una delle città cinesi con maggiore tasso di crescita.
Oltre agli incontri b2b che sfruttano anche le potenzialità digitali offerte dalla mini-app WeChat, protagonista del fuorisalone resta la formazione, in collaborazione con le due più importanti scuole di educazione al vino in Cina: Grapea e Dragon Phoenix.
In programma anche la prima masterclass sui vini naturali mai tenuta a Chengdu, realizzata in partnership con alcuni importanti produttori di cinesi come Silver Heights e con Ziran, l’associazione più influente di importatori cinesi specializzati in questo settore. - (PRIMAPRESS)
Dopo la prima tappa in Russia, la roadmap 2021 di Vinitaly prosegue in Cina. Veronafiere, organizzatore del più importante salone mondiale dedicato al vino e ai distillati, inaugura domani a Chengdu la nuova stagione di promozione internazionale di Vinitaly nel paese del dragone, con un fuorisalone all’Intercontinental Hotel. Quattro giornate, dal 3 al 6 aprile, dedicate interamente al business e alla formazione dei professionisti del settore vitivinicolo.
Una partenza in grande stile, con 63 stand degli espositori, 13 in più rispetto alla precedente edizione, 4 consorzi di tutela, 700 etichette, otto dei primi dieci gruppi vitivinicoli in Cina per fatturato e 10 masterclass in programma.
L’obiettivo dell’iniziativa a Chengdu è accompagnare e supportare le aziende italiane, facendo scoprire a importatori, distributori e canale horeca cinesi la varietà e l’eccellenza del vino made in Italy.
In un mercato che vede le esportazioni tricolori nel 2020 superare di poco i 100 milioni di euro, con una quota del 6,3%, il potenziale di crescita è notevole.
Nel 2021 gli ordini cinesi si sono rimessi in moto: secondo l'analisi dell'osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor su base dogane, tra dicembre e gennaio, l’import di vino italiano dalla Cina ha registrato un boom di crescita di oltre il 62% rispetto al bimestre precedente. Un incremento ancor più significativo se si considera come, nello stesso periodo, la domanda globale cinese di vino abbia fatto segnare un ulteriore trend negativo (-5,6%).
«Vinitaly è un brand di riferimento internazionale per il vino italiano – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Dal 1998 contribuiamo con eventi b2b e educational alla promozione del nostro prodotto in Asia, favorendone la conoscenza, insieme a quella del lifestyle che caratterizza l’Italia nel mondo. Quello di Chengdu è soltanto il primo degli appuntamenti di Vinitaly 2021 in Cina. A giugno, infatti, saremo nei nuovi spazi espositivi dello Shenzhen World Exhibition & Convention Center per Wine To Asia, e poi ancora a Pechino,Qingdao e Chongqing, a settembre, per la quarta edizione del Vinitaly China Roadshow. Si tratta di tappe che vanno ad inserirsi nel quadro di una più ampia roadmap globale 2021 che comprende OperaWine con Wine Spectator a giugno, Wine South America in Brasile a settembre e Vinitaly Special Edition in ottobre, a Verona».
Al fianco di Vinitaly a Chengdu c’è ancora una volta ICE, con il suo ufficio di Pechino, da sempre partner fondamentale dell’evento.
«Come da tradizione – commenta Gianpaolo Bruno, direttore di ICE Pechino –, in primavera si riuniscono a Chengdu i più importanti professionisti del mondo del vino della Cina. E in questa occasione, siamo onorati di avere con noi Fongyee Walker che discuterà sul tema "The Elegance of Italian Whites: an exploration of the lighter side of Italian wines”. Si tratta della prima volta che un Master of Wine partecipa ufficialmente a una masterclass non legata a un brand, ma all'Italia».
Anche quest’anno, nel selezionare e invitare i top buyer, Vinitaly ha lavorato insieme al consolato generale d’Italia a Chongqing, ICE Pechino, Camera di Commercio italiana in Cina e con il partner locale Bucciano. Per l’attività di incoming è stata realizzata una campagna di livello nazionale, con una speciale attenzione alla provincia del Sichuan, di cui Chengdu è capitale, e la megalopoli di Chongqing, una delle città cinesi con maggiore tasso di crescita.
Oltre agli incontri b2b che sfruttano anche le potenzialità digitali offerte dalla mini-app WeChat, protagonista del fuorisalone resta la formazione, in collaborazione con le due più importanti scuole di educazione al vino in Cina: Grapea e Dragon Phoenix.
In programma anche la prima masterclass sui vini naturali mai tenuta a Chengdu, realizzata in partnership con alcuni importanti produttori di cinesi come Silver Heights e con Ziran, l’associazione più influente di importatori cinesi specializzati in questo settore. - (PRIMAPRESS)
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