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Trump desecreta alcuni dei documenti dell'assassinio di JFK con l'ok di Cia e Fbi

  • di RED-ROM
  • in Mondo
(PRIMAPRESS) - WASHINGTON - Come anticipato da giorni, il presidente Usa, Donald Trump ha desecretato alcuni dei documenti segreti sull’assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Ovviamente, come c’era da aspettarsi non sono tutti e questo anche per le pressioni di CIA ed FBI su Trump per opportunità di sicurezza nazionale. Sono circa 2800 files che saranno messi online e riguarderanno sopratutto l’intreccio di ipotesi e testimonianze che vedrebbero nello storico omicidio del 1975, la mano di Cuba e di contro che 007 della Cia avessero pianificato di uccidere il leader maximo Fidel Castro. Un memorandum del 1975 dell’Fbi, anch’esso tra i file pubblicati, afferma che Robert Kennedy riferì al Federal Bureau che la Cia aveva ingaggiato un intermediario per avvicinare un mafioso e offrirgli 150 mila dollari per trovare un killer che uccidesse Fidel Castro, anche avvelenandolo.
Altri documenti riguardano, invece il presunto assassino, Lee Harvey Oswald, che secondo agenti sotto copertura russi, era solo un maniaco neurotico senza alcuna relazione con l’Urss mentre 007 cubani conoscevano Oswald, come 'un buon tiratore’. Affermazione che emerge da uno dei cable desecretati come pure la traccia di telefonata intercettata dalla Cia, in cui Oswald telefonò all'ambasciata russa a Mexico City e parlò in un russo stentato con un console identificato come ufficiale del Kgb. In altre parole le ombre di quell’assassinio finiranno con il restare tali nonostante i documenti resi pubblici. Il fatto è che la macchina dell’intrigo di quegli anni probabilmente li aveva già manipolati per non arrivare alla verità. - (PRIMAPRESS)