Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Siria: scontro a distanza tra Macron e Trump sui tempi d'intervento

  • di RED-ROM
  • in Mondo
Siria: scontro a distanza tra Macron e Trump sui tempi d'intervento
(PRIMAPRESS) - SIRIA - In una lunga intervista su TF1, la rete televisiva ammiraglia francese, il presidente Emmanuel Macron ha giudicato «perfetta» l’operazione in Siria e ha sostenuto di aver convinto gli Stati Uniti a rimanere sul territorio del Paese mediorientale per una stabilizzazione. Dichiarazione che in altri tempi sarebbe stata condivisa e concordata secondo una precisa strategia di intervento. Ed invece no. Non è accaduto così perché  dalla Casa Bianca arriva una dichiarazione di segno opposto: “Il presidente Trump è stato chiaro affermando che vuole un ritorno a casa delle forze americane in Siria”.La posizione del presidente Usa è ben diversa perché si aspetta che i partner regionali e gli alleati degli Stati Uniti “si assumano una maggiore responsabilità sia militare che finanziaria, per mettere in sicurezza la regione”. A precisarlo è la portavoce della White House, Sarah Sanders che non cita mai Macron, risulta evidente che la dichiarazione diffusa alla stampa in serata nasconda una certa irritazione di Trump nei confronti delle affermazioni dell’inquilino dell’Eliseo. La Sanders aggiunge che gli Stati Uniti “sono determinati ad annientare l’Isis e a creare le condizioni per impedire un suo ritorno” ma non precisa come. Intanto Macron per sedare le polemiche che arrivano a macchia di leopardo dagli stati membri dell’Europa, ribadisce come un mantra “Siamo intervenuti in modo legittimo nel quadro multilaterale. In Siria conduciamo una guerra contro i gruppi terroristi islamici che hanno colpito il nostro paese, nel quadro di una coalizione internazionale” e chiarendo che “c’è una risoluzione del settembre 2013 che prevede l’uso della forza se non è rispettato il divieto di usare armi chimiche”. Come a dire, tutto legittimo. - (PRIMAPRESS)