Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Siria: l'Onu respinge condanna dell'attacco. Il Papa: "Usare la diplomazia"

  • di RED-ROM
  • in Mondo
(PRIMAPRESS) - ROMA - Dopo l’attacco missilistico che ha distrutto le probabili basi chimiche di Damasco e Homs, Usa, Gran Bretagna e Francia, tornano a sottolineare che è stato solo un monito per il presidente siriano Assad perché non si faccia mai più uso di armi chimiche. Ora per i tre paesi si sommano le dichiarazioni che dovrà essere la diplomazia a riprendere le fila di un discorso necessario per mettere fine alla guerra in Siria. Anche Papa Francesco, quest’oggi nel suo saluto domenicale ai fedeli ha chiesto di sostituire alla forza l’uso del dialogo diplomatico. Intanto, però, l’Onu ha respinto la richiesta della Russia di condannare l’attacco missilistico condotto dai tre alleati. Il testo non ha raccolto i 9 voti necessari per la sua approvazione. A favore hanno votato solo Russia, Cina e Bolivia. Otto i contrari e 4 gli astenuti. Il voto ha avuto luogo durante una riunione di emergenza del consiglio a New York, convocata dalla Russia per prendere in considerazione la bozza di risoluzione che esprimeva una "grande preoccupazione" per "l'aggressione" contro uno Stato sovrano che viola, secondo Mosca, "il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni unite" Un fatto che potrebbe indispettire la Russia secondo il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson: "Attenzione a ritorsione russa" La Gran Bretagna "deve prendere ogni precauzione possibile" contro un'eventuale ritorsione della Russia dopo i raid in Siria. Ma l’allarmismo di Johnson non è condiviso, anzi è stato paragonato allo stesso atteggiamento sbrigativo del presidente Trump mostrato in questi giorni. Insomma per evitare il pericolo di un’escalation della tensione, bisognerà essere più cauti e ridare più funzioni all’Onu magari portando, la prossima volta, le prove di “colpevolezza” della Siria, sventolate da Macron al Consiglio di Sicurezza. - (PRIMAPRESS)