Attacco nella notte a Damasco e Homs contro il presunto arsenale chimico
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - DAMASCO (SIRIA) - Quello che si temeva è accaduto. Questa notte (circa alle 3 del mattino in Italia) Usa, Gran Bretagna e Francia, hanno attaccato la Siria, un’azione mirata contro il presunto arsenale di armi chimiche del governo di Assad. Non si ha notizia al momento di vittime civili. Le dichiarazioni, affidate ai social e a vari media, si susseguono ma il tenore è questo: una azione congiunta contro "barbarie e brutalità", secondo Trump, dopo l'attacco chimico "crimine di un mostro". Theresa May: "non puntiamo a rovesciare il regime di Assad", ma a "farlo desistere dall'uso di armi chimiche". Mosca: "L'attacco non resterà senza conseguenze". Secondo fonti Usa "non è finita". Un terzo dei missili sarebbe stato abbattuto dalla contraerea, riferisce il regime siriano.Donald Trump, dunque, ha dato seguito a quella che all’inizio sembrava una schermaglia verbale ma che nei giorni seguenti ha assunto toni di guerra con il dispiego di forze difronte le coste siriane dopo il presunto attacco chimico di Duma. Trump stava ancora parlando in Tv, sottolineando la necessità di mostrare ad Assad che l’Occidente non può restare a guardare sull’uso delle armi chimiche quando già partivano i primi missili su Damasco e Homs.
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