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Moda Uomo: YSL anticipa a Berlino la sua sfilata della collezione P/E 2024 alla Neue Nationalgalerie

Moda Uomo: YSL anticipa a Berlino la sua sfilata della collezione P/E 2024 alla Neue Nationalgalerie
(PRIMAPRESS) - BERLINO - Atmosfere berlinesi per Saint Laurent che, giocando d’anticipo, ha presentato la sua collezione uomo primavera-estate 2024 nella cosmopolita capitale tedesca e fuori dal calendario ufficiale della semaine de la mode masculine di Parigi. La sfilata, pervasa da un vibrante pathos cinematografico molto fassbinderiano, rispecchiava la passione per la settima arte di Anthony Vaccarello, direttore artistico della maison che recentemente ha anche coprodotto un cortometraggio diretto da Pedro Almodovar accolto trionfalmente poche settimane fa a Cannes 76. Davanti a un parterre d’eccezione composto fra gli altri da Charlotte Gainsbourg, Anja Rubik, Manu Rios e Béatrice Dalle, hanno calcato la pedana le enigmatiche silhouette da film noir modulate dalla matita di Vaccarello, amante di un glamour ipnotico e notturno che occhieggia al David Bowie in ‘Miriam si sveglia a mezzanotte’ e agli scatti sulfurei di Helmut Newton. Fra ambiguità e mistero la collezione, improntata alle linee essenziali e moderniste di Mies Van der Rohe, e quindi non a caso ambientata nella Nuova Galleria Nazionale di Berlino, monumento vivente dell’architettura minimalista, ha sintetizzato tutti i pilastri delle ultime passerelle di moda maschile: dai tessuti senza peso alle righe, dai panneggi asimmetrici alle imponenti spalle ad altare che definiscono silhouette dal design affilato ed estremamente epurato fino alla revisione delle proporzioni, sempre più sciolte e oversize per regalare comfort e sicurezza. I codici distintivi della maison fondata nel 1962 dal grande Yves sono tutti là, dagli animalier ai gessati fino al nero drammatico e al nude look, esaltato dagli scolli generosi delle canottiere di impalpabile satin e dalle trasparenze delle bluse di mousseline a pois. Pinnacolo della sfilata è stata la reinvenzione degli inconfondibili smoking in grain de poudre, pietra angolare dell’eleganza classica ma sempre attuale del brand parigino. L’addio al degendering, che sembrerebbe così in auge nelle ultime collezioni per lui, in realtà qui non sembra tanto mood eclatante, essendo piuttosto assorbito in un normcore di grande effetto in cui la semplicità più frugale e assertiva, rifugge la banalità come la peste. Focus sulle camicie costruite e desiderabili come il più sofisticato e complesso esercizio di couture, spesso usate a mò di kimono e come succedaneo delle giacche, ormai spogliate di ogni asfittica e polverosa formalità. Non a caso sono uomini senza cravatta, ma talora in vena di papillon, i gentiluomini poshe dandy pensati dallo stilista di origini italiane che ha il buon gusto nel suo DNA. - (PRIMAPRESS)