Direct English, Konsumer incontra i primi studenti
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Dopo la chiusura senza preavviso delle scuole Direct English di Brescia, Crema, Mestre, Roma Prati, Roma Tuscolano, Treviso e Verona, “di proprietà e sotto la gestione diretta della società Education Srl” − spiega la società H1 Srl, società licenziataria per l'Italia dei diritti sul marchio Direct English – Konsumer Italia ha incontrato ieri i primi 40 studenti delle sedi di Roma. Assieme a loro anche due docenti (in totale sono circa un centinaio) che dall’oggi al domani sono rimasti senza lavoro: «Hanno chiuso la scuola per una riunione aziendale martedì scorso (24 febbraio) – ci racconta Lauren − dove abbiamo saputo che chiudevamo e che già avevano chiuso altre scuole nel Nord Italia; forse ho capito male, ma io ho sentito parlare di fallimento. Da quel giorno non si è fatto vivo più nessuno, sono rimasta scioccata, senza lavoro, con tre mesi di arretrati e mi sento anche male fisicamente. Vogliamo giustizia». Gli studenti invece hanno appreso la notizia direttamente sul posto: «Giovedì scorso sono andato a scuola – ci dice Fabrizio – e ho trovato le serrande della Direct English abbassate, con un cartello che annunciava “la momentanea interruzione del normale svolgimento dei corsi per la sopravvenuta necessità di provvedere ad una ristrutturazione interna aziendale”. Io per tre anni di corso sto pagando ad una finanziaria 4.400 euro, di cui 2.000 già versati». Nelle sue stesse condizioni tutti gli altri allievi (sono circa 2mila in tutta Italia; 900 solo a Roma) che denunciano di sentirsi vittime di un raggiro: alcuni di loro avevano sottoscritto il contratto con il Wall Street Institute, che poi è stato assorbito in alcune sedi da Direct English. «Analizzeremo ogni singola posizione, valutando le azioni possibili – ha chiarito l’Avvocato di Konsumer Fabrizio Allegrezza durante l’incontro – sia per coloro che hanno sottoscritto un contratto di finanziamento sia per chi ha versato direttamente all’Education Srl con altre forme di pagamento. Preliminarmente verrà fatta la diffida con la messa in mora di Education Srl, chiedendo la risoluzione del contratto per inadempimento, e portandola contestualmente a conoscenza anche della banca/finanziaria erogatrice del finanziamento. A quest’ultima chiederemo l’immediata sospensione dei finanziamenti in essere e l’eventuale restituzione delle somme già corrisposte. In seguito, attenderemo un riscontro da parte di Education Srl al fine di valutare una possibile risoluzione bonaria della vicenda, anche attraverso la prosecuzione dei corsi di lingua in altre scuole, senza ulteriori costi per i consumatori e dietro precise garanzie di tale adempimento». - (PRIMAPRESS)