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Il caso dell'anarchico Cospito apre la discussione sul 41 Bis. Ecco cosa sta accadendo

Il caso dell'anarchico Cospito apre la discussione sul 41 Bis. Ecco cosa sta accadendo
(PRIMAPRESS) - ROMA - Questa settimana politica in Italia sarà caratterizzata anche dalle decisioni che il governo dovrà assumere in risposta ai fatti dei giorni scorsi relativi agli contri di Trastevere a Roma e di Torino con flange anarchiche ma anche da attentati alla diplomazia italiana di Atene, Barcellona e Berlino che si fanno risalire sempre a gruppi anarchici. Ma anche i proiettili indirizzati al direttore del quotidiano il Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo ed infine la molotov contro un commissariato di Polizia a Roma. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ma la stessa premier Giorgia Meloni hanno preso in queste ore posizione rigide: «Se l'obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici. Lo Stato non scende a patti con chi minaccia». Le parole sono riferite alla detenzione di Alfredo Cospito, ritenuto un'influente rappresentante della rete anarchica e sottoposto al carcere duro del 41 Bis a Sassari. L'anarchico, per sua stessa affermazione, sconta una pena di 10 anni per aver gambizzato nel 2012 un dirigente di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. Ma nel corso di questo tempo a lui sono stati fatti risalire altri reati di attentati al patrimonio. Facendo crescere la sua detenzione a 20 anni perchè numerose indagini lo avrebbero collegato ad una rete transanazionale anarchica. Ultimo episodio è un attentato alla sede di Telecom a Roma dove sono state rinvenute scritte contro il 41 Bis.
Da giorni Cospito ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro il carcere duro. Ieri il suo medico aveva avvertito che il suo assistito rischia la vita: "Non servirebbe trasferirlo da un'altra parte, l'unica soluzione è quella di toglierlo dal 41-bis". Così si espressa Angelica Milia, medico di fiducia di Alfredo Cospito, dopo il peggioramento delle sue condizioni di salute a causa dei 102 giorni di sciopero della fame con- tro il 'carcere duro'. L'anarchico di Pescara non ha intenzione di interrom- pere la sua protesta e rischia la vita nel carcere di Bancali, a Sassari. Il medico aveva detto:va "trasferito in una struttura adeguata". Ma ora si starebbe aggravando,sempre più essendo "sottopeso".
Ora le decisioni del governo e del ministro della Giustizia, Nordio dovranno stabilire delle priorità tra il diritto alla salute del carcerato e la posizione di uno stato che "non scende a patti con chi la minaccia" come aveva detto Meloni. Alle 18 di oggi 30 gennaio si terrà un punto stampa. Intanto è dell'ultima ora la notizia che Cospito verrà trasferito da Sassari nel carcere milanese di Opera per consentire eventuali cure in caso di peggioramento del suo stato di salute causato dallo sciopero della fame.  - (PRIMAPRESS)