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Rai, Floridia (Vigilanza): "L'8 Maggio il caso sarà discusso nella sede naturale di dialogo tra Parlamento e Servizio Pubblico"

Rai, Floridia (Vigilanza): "L'8 Maggio il caso sarà discusso nella sede naturale di dialogo tra Parlamento e Servizio Pubblico"
(PRIMAPRESS) - ROMA - "I vertici Rai verranno convocati in commissione di vigilanza il prossimo 8 maggio. Si tratta di un'audizione programmata da tempo e comunicata in ufficio di presidenza ai rappresentanti dei gruppi giorni fa. Avevo previsto questa audizione e, diversamente da quanto affermato da alcuni esponenti politici, al netto dei comunicati stampa di questo o di quel partito a questa presidenza non è giunta alcuna richiesta formale. Avevo dunque già preso e condiviso questa decisione, cosa che evidentemente avrei fatto in ogni caso, senza alcun tipo di sollecitazione, alla luce dell'ampio dibattito sugli ultimi casi che hanno scosso la Rai, primo fra tutti la mancata partecipazione dello scrittore Antonio Scurati alla trasmissione di Serena Bortone. Ho chiesto fin da subito che l'azienda fornisse tutti i dettagli su questa vicenda ed è assolutamente corretto che ci possa essere un dibattito aperto e trasparente nella sede naturale del dialogo tra Parlamento e concessionaria del Servizio Pubblico". Lo ha detto la presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia (M5S) in merito al caso scoppiato sulla presunte "censura" della Rai del monologo che avrebbe dovuto tenere lo scrittore Antonio Scurati nel corso della trasmissione su Rai 3 condotta da Serena Bortone. Un discorso che nella parte finale suona come un attacco alla Presidente del Consiglio. "Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via. Dopo aver evitato l'argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l'esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola "antifascismo" in occasione del 25 aprile 2023)". Cosi il monologo di Scurati.  - (PRIMAPRESS)