Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Elezioni Turchia: scelta cruciale domani tra il conservatorismo di Erdogan e il progressismo di Kilicdaroglu

Elezioni Turchia: scelta cruciale domani tra il conservatorismo di Erdogan e il progressismo di Kilicdaroglu
(PRIMAPRESS) - ISTAMBUL - Il popolo turco è a un punto di svolta storico: scegliere tra due candidati alla presidenza che offrono strade radicalmente diverse per il futuro del loro paese. Dopo oltre 20 anni al potere, Recep Tayyip Erdogan promette una Turchia forte e multilaterale e la creazione di sei milioni di posti di lavoro, e accusa, senza fondate motivazioni, l'Occidente di volerlo abbattere. E poi la sua dichiarazione di abbandono della politica nel caso di sconfitta.
Il suo principale rivale, Kemal Kilicdaroglu, sostenuto da un'ampia opposizione, vuole riportare questo stato membro della Nato verso una posizione filo-occidentale e più democratica con una visione più moderna di stato e senza strizzare l'occhio a gruppi estremisti come il suo antagonista.
Il presidente in carica accusa i suoi oppositori di essere "pro-Lgbt", mentre il suo partito di matrice islamista si schiera dalla parte della famiglia.
Dal 2017, Erdogan governa la Turchia con ampi poteri presidenziali, da un vasto palazzo ad Ankara. In qualità di presidente esecutivo può dichiarare lo stato di emergenza e può scegliere o licenziare i dipendenti pubblici.
Se vince, non cambierà molto, dice Selim Koru, un membro del think tank turco Tepav. I suoi poteri sono già così ampi che non cercherà di estenderli ulteriormente, dice. Ma l'uomo che cerca di sostituirlo vuole abbattere il sistema presidenziale e diventare un leader "imparziale", senza alcun legame con un partito politico.
Kilicdaroglu afferma che riporterà la Turchia ad avere un parlamento e un primo ministro in carica, e rilancerà tribunali indipendenti e una stampa libera. "Servirò tutti gli 85 milioni di cittadini della Turchia. Mostrerò rispetto per ognuno di voi", ha promesso. - (PRIMAPRESS)