Venturini: Roma a ferro e fuoco! Sanzioni esemplari
- di RED COM
- in Politica
(PRIMAPRESS) - ROMA - “È inaccettabile che in un Paese civile avvengano fatti come quelli di Roma in occasione di una partita di calcio.” – A renderlo noto il Coordinatore romano dei Popolari per l’Italia Antonfrancesco Venturini – “Assolutamente prevedibile è il rimpallo delle responsabilità, ma la colpa è di tutti! Tutti noi che permettiamo accadano questi episodi! Prima di tutto però i vertici delle istituzioni, nessuno escluso! Ciò che è successo evidenzia che qualcosa non ha funzionato.
Non è questo il punto, è troppo facile puntare il dito. Per non ripetere errori del passato bisogna agire con decisione e prontezza, ed è questo che chiediamo al Governo della nostra città e del Paese.
I facinorosi arrestati e processati non dovrebbero cavarsela con una “comparsata” in Tribunale solo per sentire un Giudice condannarli ad una pena “sulla carta” di sei mesi, o, peggio, di poche decine di migliaia di euro, pena sospesa e tutti a casa!
Atti come quelli compiuti nel cuore della nostra Capitale sono vere e proprie azioni terroristiche ed attentati alla sicurezza nazionale, da equipararsi alla ipotesi di reato prevista dall’art.285 c.p. che punisce con la pena di morte, oggi tramutata in ergastolo, chi commetta un fatto diretto a portare la devastazione, il saccheggio o la strage allo scopo, proprio, di attentare alla sicurezza dello Stato.
Chiediamo quindi certezza che venga scontata la pena!
Non possiamo e non dobbiamo dare segni di debolezza, ognuno faccia la sua parte, non solo a livello delle Amministrazioni locali e Governative, ma anche parlamentare con legislazioni chiare e fortemente punitive (che, ad esempio, dispongano senza incertezze l’applicabilità dell’art. 285 c.p. a comportamenti come quelli avvenuti a Roma, magari modulando le pene).
Ultima considerazione è di livello internazionale. – Conclude Venturini - Non è possibile accettare che, due nostri marò, per un incidente avvenuto nel compimento del loro dovere, siano per anni relegati in un Paese straniero, mentre l’Italia, che ha subito uno sfregio nel proprio cuore, si accontenti di una pacca sulla spalla e tiepide scuse da parte di un Paese nostro partner europeo.
Siamo in piena crisi valoriale è vero, ma non possiamo perdere la nostra dignità di popolo italiano, ce la meritiamo.” - (PRIMAPRESS)