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Cagliari, Tocco (FI): "Editoria sarda in crisi, subito interventi"

(PRIMAPRESS) - CAGLIARI - "Non è più  tempo di aspettare. Il settore dell’editoria è ormai da qualche tempo in una condizione di forte sofferenza finanziaria ed economica, con una situazione che genera il ridimensionamento o, addirittura, lo smantellamento  delle emittenti giornalistiche televisive e della carta stampata, con la messa in cassa integrazione di diversi dipendenti. Le difficoltà si allargano anche a diverse case editrici". E’ l’allarme lanciato dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco che sulla questione ha presentato una mozione che sarà in discussione nell’assemblea di via Roma. La presa di posizione è accompagnata da una fotografia delle emergenze che affliggono il comparto, con la preoccupazione imminente di un taglio di dipendenti nella maggiore espressione del giornalismo isolano. "Secondo le ultime fonti provenienti dal mondo sindacale del settore, anche Videolina (uno degli imperi televisivi e giornalistici del panorama sardo) – aggiunge Tocco - sarebbe prossima ad aprire le procedure di mobilità con la prospettiva di licenziare metà del personale tra giornalisti, impiegati e tecnici di produzione. Una situazione provocata dai drastici tagli dei contributi nazionali sull’editoria, accompagnata dalla contrazione dei consumi che hanno colpito la raccolta pubblicitaria. Le difficoltà della suddetta emittente pongono importanti interrogativi sullo stato del settore". Il quadro è scuro, scurissimo. "Si ricordi che, solo nell’ultimo periodo abbiamo assistito alla crisi de La Nuova Sardegna (con il taglio delle pagine della provincia di Cagliari), Sardegna 1, Cinquestelle, Nova Tv e Antenna 1 Sassari, con la chiusura di diversi quotidiani come Il Giornale di Sardegna, Sardegna 24 e Sardegna Quotidiano. Non si può assistere ancora passivamente a questo andazzo. Per questo – conclude Tocco – si invita la giunta a prendere provvedimenti urgenti, ridisegnando la normativa di settore e salvaguardando tutti i posti di lavoro che provengono dall’editoria". - (PRIMAPRESS)