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Design: l’Olanda creativa al fuorisalone del Mobile di Milano con Matter al Duch Satellite 2023

Design: l’Olanda creativa al fuorisalone del Mobile di Milano con Matter al Duch Satellite 2023
(PRIMAPRESS) - MILANO - Mentre si avvicina il grande appuntamento del Salone Internazionale del Mobile 2023 a Milano dal 18 al 23 aprile prossimo, si preparano anche i molti appuntamenti del fuorisalone. Matter è il titolo del quinto padiglione olandese al Salone Satellite organizzato dall'Ambasciata e dal Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia. L’iniziativa nasce con l'obiettivo di promuovere il talento del design olandese a Milano durante la più importante fiera internazionale del settore e creare connessioni con gli addetti ai lavori che arrivano da tutto il mondo per l’evento. Claire Chérigié, Tim Couwenberg, Albert Potgieter e il collettivo Envisions Design Agency sono i quattro partecipanti di Dutch Satellite 2023, scelti dalla giuria della manifestazione, a rappresentare il paese.
I temi che il padiglione indaga attraverso i loro lavori, riguardano la ricerca di materiali innovativi e di soluzioni e prospettive alternative legate alla sostenibilità, l'inclusione sociale e l’educazione, a partire dalla rivisitazione di tecniche e materiali tradizionali.
I designer selezionati lavorano in Olanda ma non tutti sono nativi olandesi, un segno, da un lato dell’inclusività del paese, dall’altro del potere attrattivo che le scuole di formazione rivestono nel panorama internazionale e non da ultimo, dell’importanza che viene riconosciuta all’industria creativa olandese.
Il senso di Dutch Satellite 2023 è tutto nel sostantivo scelto insieme dai partecipanti come sottotitolo della presentazione, matter. Matter vuole dire molte cose: significa materia, significa sostanza, oggetto, fatto, significa questione, problema, ma anche tema, argomento.
I quattro partecipanti, nella loro pur giovane carriera, si confrontano quotidianamente con i molteplici significati della parola: si pongono questioni, cercano di affrontare i problemi del nostro tempo, sviluppano temi, si misurano con la materia e la loro ricerca è densa di significati.
L’allestimento della presentazione è anch’esso frutto della collaborazione fra loro: hanno infatti deciso di progettare insieme un allestimento che potesse dare un’impronta organica ed una logica comune allo stand, lasciando a ciascuno la possibilità di mostrare il proprio lavoro con libertà.
I loro lavori sono infatti eterogenei e rappresentano diverse anime della cultura olandese del progetto.
L’agenzia di design multisciplinare Envisions presenta Rē, progetto sviluppato da un gruppo di suoi membri: Ann-Kathrin Eisenberg, Anna Resei, Frederik Deschuytter, Julio Gutierrez, Michael Wolf, Sanne Schuurman. Si tratta di una collezione di tessuti per interni creati mescolando rifiuti tessili indifferenziati con pura lana vergine, realizzati attraverso un metodo di progettazione digitale; Rē rappresenta una sintesi tra due dei temi più attuali del design oggi: l’attenzione alla sostenibilità e la fascinazione per le possibilità che il mezzo digitale introduce.
La loro ricerca può dirsi affine a quella di un altro partecipante, il giovanissimo Tim Couwenberg, anch’egli interessato al tema dello sviluppo di nuovi materiali. Tim presenta la collezione di biomateriali multifunzionali e sostenibili, Austral. Creato mescolando residui organici di varia natura, questo materiale è biodegradabile, non tossico, la sua produzione ha un basso impatto e può avere un largo impiego sia nel campo del design che in quello della moda. E’ un materiale che a seconda della densità con cui viene prodotto, può diventare un tessuto ma dare vita anche ad un elemento di seduta.
Claire Chérigié, francese diplomatasi alla Design Academy di Eindhoven, ci porta con il suo lavoro in un altro ambito, quello del design interattivo, un mondo al confine con quello dell’arte, dove, attraverso un’esperienza diretta, il pubblico viene spinto a riflettere sull’esperienza sociale e umana dell’individuo, sulla sua percezione della realtà. L’opera che porta al Satellite si chiama Dawn to Dusk e fa pensare al nostro rapporto, più o meno consapevole, con il tempo e la percezione che ne abbiamo.
Infine Albert Potgieter, cresciuto in Sud Africa, dopo un percorso di studi in fisioterapia, si è avvicinato al mondo della produzione di mobili sviluppando una tecnica artigianale tutta sua, derivata dalla conoscenza approfondita del corpo umano e delle leggi che lo governano.
I suoi mobili in legno: sedie, tavoli, sgabelli, sono ispirati principalmente dagli elementi naturali: le increspature create dal vento sull’acqua, i rami di un albero, i colori di una montagna, retaggio di un’infanzia trascorsa immerso nella possente natura africana. - (PRIMAPRESS)