"Occorre superare il contrasto del linguaggio discriminatorio e la violenza verbale"
- di RED COM
- in Cultura
(PRIMAPRESS) - MILANO - Sabato 17 gennaio 2015 si svolgerà il convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità”, sotto l'egida della Regione Lombardia e di EXPO 2015. Già le polemiche sono emerse in questi giorni su tutti i fronti delle associazioni e degli schieramenti politici. Polemiche che non sembrano placarsi.
Il dottor Tullio Bonelli, psicologo sociale – psicoterapeuta, sottolinea alcuni punti che ritiene importanti per il supporto ed il rispetto delle identità LGBTI, contro ogni forma di discriminazione: “La corretta informazione e la conoscenza reciproca tra le varie componenti ed associazioni – afferma lo psicologo Tullio Bonelli – sono tra i validi antidoti contro le discriminazioni da orientamento sessuale: occorre, quindi, prendersi cura della società, dove risiede una distorsione percettiva e giudicante dell'omosessualità. Per trovare degli scopi comuni tra la comunità LGBTIQ e gli altri gruppi della società civile anche quelle discriminanti, occorre focalizzare ed analizzare gli stereotipi ed i pregiudizi che producono una visione distorta della realtà, superare il contrasto del linguaggio discriminatorio e la violenza verbale, approfondire la conoscenza reciproca come contrasto alla paura del nuovo e come fattore di cambiamento delle opinioni proprio dei gruppi discriminanti”.
“Dagli interventi programmati si evince un pericoloso connubio di politica, religione e scienza (psicologia) su un tema che richiama la sacralità della famiglia – rimarca il presidente nazionale Marco Canale di ANDDOS - Pericoloso perché politica e religione insieme, la storia insegna, non ha mai prodotto nulla di buono, soprattutto quando l'oggetto del contendere è il potere a scapito di minoranze, quali oggi quella LGBT. Spesso accade che una bassa politica in cerca di voti possa attingere a tutto pur di raggiungere il suo scopo – il bingo personale di pochi. Meno comprensibile è quando la Chiesa e la scienza, o una parte di esse, si prestano a questo genere di invischiamento Come ANDDOS saremo molto attenti a valutare i contenuti che si andranno a sviluppare in questo convegno e pronti a confutare nei fatti qualsiasi tesi discriminatoria potrebbe svilupparsi nel campo politico, spirituale e psicologico”.
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