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Il caso Luis Suarez da migrante a cittadino italiano superando il decreto "Salvini"

  • di RED-ROM
  • in Italia
Il caso Luis Suarez da migrante a cittadino italiano superando il decreto "Salvini"
(PRIMAPRESS) - ROMA - Una truffa per ottenere la cittadinanza italiana. E’ quanto emerge dalle indagini della procura di Perugia sul caso del calciatore uruguaiano Luis Suarez, che la scorsa settimana all’Università per gli stranieri, si è sottoposto all’esame di lingua B1. “Non spiccica una parola, non coniuga i verbi, parla all’infinito ma guadagna 10 milioni a stagione: deve passare”. Sono queste le frasi estrapolate dalle intercettazioni che non lascerebbero molti dubbi sull’irregolarità della prova. Fin da subito i tempi con cui era stato sostenuto l'esame hanno sollevato non poche perplessità, così come il tempo record con cui la sua pratica stava andando avanti.
Luis Suarez, infatti, ha fatto richiesta di cittadinanza per matrimonio. Sua moglie, uruguaiana come lui, ha anche il passaporto italiano grazie a un legame di parentela (suo nonno era friulano). La richiesta del calciatore rientra quindi nei casi già previsti dalla 91/92, la legge che regola appunto le acquisizioni di cittadinanza italiana, basata sullo ius sanguinis. Oltre a questa fattispecie, si può chiedere di diventare cittadini per naturalizzazione, dimostrando di aver risieduto regolarmente per almeno 10 anni nel paese. Chi nasce qui, da genitori stranieri, invece, può fare domanda di cittadinanza solo dopo aver compiuto 18 anni.
Il caso del noto calciatore ha riacceso la polemica per chi vede nel DL Sicurezza “Salvini” un allungamento dei tempi per ottenere la cittadinanza. Al contempo, però, non può anche non essere considerato un tempo legittimo per favorire una reale integrazione. Al momento manca uno studio efficace degli ultimi dieci anni per capire i fenomeni caratterizzati dalle nuove migrazioni.  - (PRIMAPRESS)