Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Neutralità climatica: solo il 54% di 11 mila sindaci UE in linea con gli impegni assunti

Neutralità climatica: solo il 54% di 11 mila sindaci UE in linea con gli impegni assunti
(PRIMAPRESS) - ROMA - Sono più di 11.000 i sindaci firmatari nell’UE, del Patto dei Sindaci Europa per raggiungere la neutralità climatica al 2050. Il Patto dei sindaci è stato istituito nel 2008 e riunisce migliaia di governi locali che, aderendo all’iniziativa, si impegnano volontariamente a raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici dell’UE per garantire un futuro migliore ai propri cittadini. Ma secondo gli ultimi dati disponibili, poco più di 4.000 dei firmatari del Patto dei Sindaci Europa si sono impegnati ad affrontare l’adattamento ai cambiamenti climatici e di questi solo il 54% ha presentato piani d’azione di adattamento parziali o completi. In Italia, i nostri Comuni sono stati tra i primi ad effettuare una pianificazione sull’adattamento e risultano secondi soltanto alla Spagna. Più di 1.300 hanno assunto impegni sull’adattamento, coprendo circa il 50% della popolazione italiana e sono oltre 300 i piani di adattamento presentati. Secondo un Rapporto del 2022 del Joint Research Center (JRC), i rischi climatici più segnalati dai firmatari italiani sono: precipitazioni intense, calore estremo, siccità e scarsità d’acqua, inondazioni e innalzamento del livello del mare, incendi boschivi.
Riconoscendo la necessità di supportare l’Italia e l’Europa in materia di adattamento, il Patto dei Sindaci Europa ha istituito un programma pilota biennale di Policy Support Facility (PSF), per aiutare gli enti locali e regionali a passare dalla pianificazione all’attuazione delle azioni di adattamento. Il Programma si rivolge a 12 Stati Membri: Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna. In Italia, tra le principali attività previste, che vedono il coinvolgimento di numerosi Comuni, ci sono workshop come quello di oggi, gemellaggi fra città, assistenza tecnica su azioni di adattamento. In particolare, per i gemellaggi sono coinvolte le città di Bra e Pesaro, mentre l’assistenza azioni di adattamento è prevista per le città di Torino, Asti, Bologna, San Lucido e Urbino e per le regioni Puglia e Veneto. - (PRIMAPRESS)