Covid, Balzanelli (Sis 118): l’elogio della vitamina D3 nella terapia riparatrice dei polmoni
- di RED-ROMq
- in Salute&Benessere
(PRIMAPRESS) - ROMA - Alla battaglia che aveva condotto il presidente del 118, Mario Balzanelli sull’uso del saturimetro per misurare l’ossigeno nel sangue come campanello d’allarme per l’eventuale presenza di un contagio da coronavirus, ora il sanitario sollecita l’impiego della vitamina D3 in supporto alla terapia contro la malattia da Covid-19. “La risposta immunitaria della vitamina D contrasta la tempesta citochinica infiammatoria - spiega Balzanelli - come abbiamo rilevato documentando i dati emersi dalla presa in carico di alcune centinaia di pazienti Covid”.
I pazienti positivi al Covid, con sintomatologia respiratoria acuta, come si è evidenziato in molti casi, si deteriorino al domicilio sviluppando livelli di insufficienza respiratoria talmente gravi da risultare difficilmente responsivi alle cure intensive ospedaliere. È quanto rileva il presidente del Sis 118. “Nel periodo compreso tra il 21 settembre ed il 21 novembre 2020 - aggiunge - nella stazione Covid della postazione medicalizzata fissa 118 dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto è stato documentato come nella totalità dei pazienti con insufficienza respiratoria acuta secondaria a polmonite interstizio-alveolare, deficit estremamente severo di vitamina D3, tanto più marcato quanto più compromesse erano le condizioni cliniche". "La vitamina D3 - chiarisce inoltre il presidente della Società scientifica - non è solo una vitamina come comunemente si ritiene quanto un vero e proprio ormone, che interviene nella regolazione della risposta infiammatoria sistemica, nella modulazione della risposta immunitaria sistemica, nei meccanismi di protezione contro il danno polmonare acuto (sindrome da distress respiratorio acuto), nei meccanismi di riparazione del polmone colpito da insulti infiammatori iperacuti quali la polmonite da Covid-19, nonché di prevenzione della fibrosi polmonare in fase sindromica post-Covid-19". - (PRIMAPRESS)
I pazienti positivi al Covid, con sintomatologia respiratoria acuta, come si è evidenziato in molti casi, si deteriorino al domicilio sviluppando livelli di insufficienza respiratoria talmente gravi da risultare difficilmente responsivi alle cure intensive ospedaliere. È quanto rileva il presidente del Sis 118. “Nel periodo compreso tra il 21 settembre ed il 21 novembre 2020 - aggiunge - nella stazione Covid della postazione medicalizzata fissa 118 dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto è stato documentato come nella totalità dei pazienti con insufficienza respiratoria acuta secondaria a polmonite interstizio-alveolare, deficit estremamente severo di vitamina D3, tanto più marcato quanto più compromesse erano le condizioni cliniche". "La vitamina D3 - chiarisce inoltre il presidente della Società scientifica - non è solo una vitamina come comunemente si ritiene quanto un vero e proprio ormone, che interviene nella regolazione della risposta infiammatoria sistemica, nella modulazione della risposta immunitaria sistemica, nei meccanismi di protezione contro il danno polmonare acuto (sindrome da distress respiratorio acuto), nei meccanismi di riparazione del polmone colpito da insulti infiammatori iperacuti quali la polmonite da Covid-19, nonché di prevenzione della fibrosi polmonare in fase sindromica post-Covid-19". - (PRIMAPRESS)
