La pista dell'esplosivo utilizzato per l'uccisione della giornalista maltese Galizia porta in Libia
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - LA VALLETTA (MALTA) - Se non fosse per la tragica sorte della giornalista maltese, Daphne Capuana Galizia, la storia che si sta dipanando intorno alla sua uccisione, somiglia ad uno di quei film d’azione americani. Secondo quanto dichiarato dalla giornalista Usa, Ann Marlowe che stava indagando sui traffici illeciti dalla Libia, l’esplosivo utilizzato per saltare in aria l’auto della Marlowe, è stato il Semtex che sarebbe arrivato dal porto libico di Zwara, dove c'è il quartier generale di Fahmi Salim, il re del contrabbando di petrolio libico in stretto contatto con Malta e con l’Italia. A guardar bene nella storia recente della Libia, l’uso del Semtex è un po’ come una firma d’autore negli attentati alla fine degli anni 80 in Italia.
Anche la taglia di un milione di euro messa a disposizione dal governo maltese per individuare i killer della giornalista, ricalcano la trama di un thriller. “Chi sa parli” ma è improbabile che esca fuori una gola profonda visto il pericoloso intreccio criminale che ruota intorno all’isola.
- (PRIMAPRESS)
Anche la taglia di un milione di euro messa a disposizione dal governo maltese per individuare i killer della giornalista, ricalcano la trama di un thriller. “Chi sa parli” ma è improbabile che esca fuori una gola profonda visto il pericoloso intreccio criminale che ruota intorno all’isola.
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