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Campagna vaccinazioni: "Scusi presidente perché fa l'eterologa?". Il quesito sospeso in conferenza stampa

Campagna vaccinazioni: "Scusi presidente perché fa l'eterologa?". Il quesito sospeso in conferenza stampa
(PRIMAPRESS) - ROMA - Neanche il tempo di rientrare da Barcellona per il Foro italo-spagnolo e l’incontro con il premier iberico Pedro Sanchez, che in serata un certa atmosfera di tensioni per l’arresto della campagna vaccinale, ha spinto Draghi a convocare una conferenza stampa sulla’argomento insieme con il ministro Speranza ed il commissario Figliuolo. L’obiettivo della conferenza era fare chiarezza sui vaccini e in particolare sulla questione della vaccinazione eterologa, cioè la possibilità di somministrare due diversi vaccini alla stessa persona. “Negli ultimi giorni si è creata confusione sulla somministrazione dei vaccini e vogliamo chiarire - ha detto il premier aprendo la conferenza - Primo punto, vaccinarsi è fondamentale”. Draghi ha voluto sottolineare con forza che incertezze e cambi di rotta, non hanno mai messo in discussione la necessità di vaccinarsi. In questo il premier è stato tranciante. “Secondo punto: la vaccinazione eterologa. Funziona - ha detto il premier - Io stesso, che ho fatto la prima dose con AstraZeneca, sono prenotato martedì per una seconda dose eterologa”. Una frase che, probabilmente, avrebbe richiesto una domanda: “scusi presidente perché lei fa l’eterologa che ha 73 anni?”. Il quesito sarebbe risultato spontaneo visto che per gli over 60 non c’è nessuna controindicazione a fare anche la seconda dose con AstraZeneca. Ma il premier poi spiega che è prevista libertà di scelta: “se c’è qualcuno, con meno di 60 anni, che non vuole l’eterologa che gli viene proposta ma intende procedere comunque con una seconda dose di AstraZeneca può farlo purché abbia il parere del medico e il consenso informato. La cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola”. Se l’urgenza della conferenza ha cercato di rimettere in corsa il piano delle vaccinazioni, quello che resta come problema politico è la sempre più fragile posizione del ministro Speranza tanto da richiedere l’intervento del premier per restituire fiducia agli italiani. - (PRIMAPRESS)