Israele: chiede il licenziamento della relatrice italiana all’Onu, Francesca Albanese per affermazioni sul 7 ottobre
- di RED-ROM
- in Mondo
(PRIMAPRESS) - ISRAELE - Ingresso vietato all'inviata italiana all'Onu. Israele ha deciso di negare l'ingresso nel Paese a Francesca Albanese, inviata del Consiglio dei diritti umani Onu. La decisione, hanno fatto sapere i ministeri degli Esteri e degli Interni,è legata "alle sue oltraggiose afferma- zioni che le vittime del massacro del 7 ottobre non sono state uccise per la loro ebraicità ma in risposta all'op- pressione israeliana". Già ieri il ministro degli Esteri Katz aveva chiesto al segretario Onu Guterres il licenziamento della funzionaria.
In Italia avevano già fatto molto discutere le dichiarazioni pubbliche di Francesca Albanese, come relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, riportando: "Israele occupa come una dittatura militare". In altre parole la funzionaria non non solo non aveva mostrato indipendenza nei suoi report ma non aveva neanche rivelato all'ONU di essere sposata con Massimiliano Calì, che è stato consigliere del ministero dell'Economia nazionale dello Stato di Palestina a Ramallah.
Albanese era stata nominata il 1º maggio 2022, Relatrice speciale onoraria delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi occupati per un mandato di tre anni, succedendo al canadese Michael Lynk. Prima donna, a ricoprire questo incarico. - (PRIMAPRESS)
In Italia avevano già fatto molto discutere le dichiarazioni pubbliche di Francesca Albanese, come relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, riportando: "Israele occupa come una dittatura militare". In altre parole la funzionaria non non solo non aveva mostrato indipendenza nei suoi report ma non aveva neanche rivelato all'ONU di essere sposata con Massimiliano Calì, che è stato consigliere del ministero dell'Economia nazionale dello Stato di Palestina a Ramallah.
Albanese era stata nominata il 1º maggio 2022, Relatrice speciale onoraria delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi occupati per un mandato di tre anni, succedendo al canadese Michael Lynk. Prima donna, a ricoprire questo incarico. - (PRIMAPRESS)