Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Scu: a Brindisi maxi blitz, anti mafia arrestati in 46

(PRIMAPRESS) - BRINDISI - Operazione di contrasto alla mafia da parte dei Carabinieri di Brindisi, che hanno eseguito 46 ordini di arresto emessi dal Gip di Lecce, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. Le accuse,a vario titolo, sono associazione di tipo mafioso finalizzata alla cessione di droga, omicidio, reati in materia di armi, estorsioni. Il Pm ha emesso nei confronti di alcuni indagati un provvedimento di sequestro di urgenza di beni mobili e immobili, comprese due attività commerciali per un valore di circa un milione di euro. Gli arrestati dovranno inoltre rispondere di danneggiamento anche con esplosivi in seguito a estorsione, pestaggi e possesso di armi. L'operazione e' stata chiamata Game Over. Tra gli arrestati, a quanto si e' appreso, anche il terzo complice dell' omicidio di Gianluca Saponaro, avvenuto nel giugno 2010 a Cellino San Marco, che all'epoca dei fatti era minorenne. Il gruppo, operante per lo piu' nei comuni di San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, nel Brindisino, ma anche in provincia di Lecce, smerciava ingenti quantitativi di cocaina e hashish e aveva come referente Raffaele Renna, detto 'Puffo', affiliato al boss Francesco Campana. Arrestati anche Cristian Tarantino e Domenico D'Agnano, detto 'Nerone' e Jonni Serra detto 'Pecora'.  Del sodalizio fanno parte anche alcune donne. I provvedimenti restrittivi sono stati disposti dal gip Carlo Cazzella su richiesta della Dda di Lecce. I fatti contestati risalgono agli anni 2009, 2010, 2011. Si tratta del seguito delle due operazioni 'Fire' e 'New Fire', sempre per associazione mafiosa, in cui furono catturati e condotti in carcere (sono stati anche condannati) i cosiddetti ''nipotini di Riina''. L'attivita' di indagine e' stata eseguita con intercettazioni ambientali ma anche con l'apporto delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia tra cui Ercole Penna. Disposto anche il sequestro di beni per un milione di euro: si tratta, in particolare, di due attivita' commerciali e libretti postali avvolti dai sigilli sulla base di un'indagine patrimoniale condotta ai sensi della normativa antimafia. - (PRIMAPRESS)