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Cagliari: Il capogruppo Udc Rubiu, «Non si mortifichi la speranza dei lavoratori»

  • di RED COM
  • in Politica
(PRIMAPRESS) - CAGLIARI - Da giorni attendono risposte dalla Regione sulla cassa integrazione in deroga. Con un sottile filo di speranza che si possa sbloccare la situazione, per una ripresa dell’attività produttiva. Un esercito di senza lavoro e le aziende in crisi accomunati da un destino davvero assurdo. Stipendi fermi da mesi, con gli ammortizzatori sociali inesistenti. Da qui l’interrogazione presentata dal capogruppo dell’Udc Gigi Rubiu sulla scadenza dei pagamenti per gli interventi di sostegno economico ai dipendenti delle fabbriche in forte difficoltà. Un’emergenza che riguarda, in modo particolare, il Sulcis-Iglesiente e l’Ogliastra ma si allarga anche agli altri territori della Sardegna, come certificano le chiusure di diversi stabilimenti anche nel Medio Campidano e nel Nuorese. "E’ un’ecatombe senza fine che sta mettendo in ginocchio il nostro sistema economico e sociale – rileva Rubiu - Occorre predisporre tutti gli interventi necessari per consentire il pagamento della cassa integrazione per tutte le richieste già avanzate per l’anno in corso con l’apposita proroga, attivandosi altresì in vista del 2015 visto che tantissime famiglie trovano nel trattamento di integrazione salariale l’unica forma per portare avanti le spese necessarie al sostentamento del proprio nucleo familiare". Anche sugli interventi di sostegno al reddito incombe la preoccupazione di nuove sforbiciate da parte del governo. "Sarebbe un disastro – prosegue l’esponente dei centristi – Per questo appare opportuno realizzare un fronte comune tra le Regioni per impedire che si attui la riduzione dei beneficiari della cassa integrazione in deroga e mobilità in vista dei prossimi stanziamenti". Il richiamo è chiaro: "La pesantezza derivante dal prolungarsi della crisi – conclude Rubiu - rende sempre meno sopportabili le ripercussioni sociali e materiali in chi è direttamente coinvolto. Proprio per questo sono inaccettabili ed incomprensibili i ritardi nella corresponsione dei sussidi e le volontà di restringere le tutele garantite dall’attuale sistema di ammortizzatori sociali. Sarebbero poi davvero inconcepibili tagli al sistema di interventi per il sostegno al reddito".
- (PRIMAPRESS)