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Alfredo Rifugio porta la sua arte sartoriale a Pitti Uomo

(PRIMAPRESS) - FIRENZE - La manifattura sartoriale italiana, quella delle creazioni fatte a mano da veri maestri artigiani con una lunga storia di specializzazione, è storicamente una delle più apprezzate al mondo. Il risultato sono prodotti unici, nei materiali come nelle rifiniture. Alfredo Rifugio è senza dubbio il maestro per eccellenza, quando si parla di giacche di pelle. La sua arte è già apprezzata in tutti e cinque i continenti, e vede tra i maggiori estimatori vere e proprie personalità di spicco. La sua presenza a Pitti Immagine Uomo, in programma la settimana prossima a Firenze, è l’ennesimo successo di una carriera ricca di successi lunga 50 anni. La sua fama, ovunque nel mondo ci siano amanti dello stile, lo precede. Più che per il nome, Alfredo Rifugio è conosciuto come “…il signore che fa le giacche di pelle a mano”. Un maestro che deve all’esperienza maturata tra forbici, ditali, aghi, rocchetti e cucito la sua attuale consacrazione al “top” del lusso internazionale. “Non è stato facile – non si stanca di ricordare – la maestria non è apparsa in un giorno”. Alfredo Rifugio è il creatore ma è soprattutto il direttore di una piccola orchestra composta da una decina di veri fuoriclasse. Il suo lavoro, ancora prima che nel laboratorio a Pompei, comincia nella scelta delle pelli che le migliori concerie preparano specificatamente per lui secondo precise indicazioni. Giacche, giacconi, soprabiti, giubbetti e sahariane sono i capolavori che escono dal laboratorio del maestro. Le sue creazioni non potranno mai essere capi industriali. Eppure, è proprio tra i capi “industriali” che Alfredo Rifugio ha affinato la sua innata maestria. Proprio qui, tra giubbetti di pelle destinati agli aviatori, nasce il più segreto e  riservato dei suoi capolavori: quello confezionato per Papa Karol Wojtyla. Da quel momento è un successo unico, che ha toccato tutti i continenti. - (PRIMAPRESS)