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La Fondazione Balestra alla Biennale del disegno, con una straordinaria sorpresa

(PRIMAPRESS) - RIMINI - Rimini celebra il Disegno “a tutto tondo” come espressione creativa per eccellenza - e dunque una delle peculiarità del genio italiano - mettendo a disposizione il proprio centro storico trasformato per l’occasione in un cuore pulsante della creatività. Mancava un luogo di visione e riflessione su un argomento così essenziale che attraversasse senza preconcetti tutti i relativi campi di applicazione. Ci ha pensato la città di Rimini che a Primavera presenta la prima edizione della Biennale del Disegno (www.biennaledisegnorimini.it), ideata dal Comune di Rimini e dai Musei Comunali, concepita come una riflessione sul “primato” del disegno, attraverso più di 20 mostre allestite dal 12 aprile all’8 giugno in altrettanti luoghi dedicati all’arte, pubblici e privati, che trasformeranno per due mesi la città nella capitale del Disegno. In mostra mille disegni, un corpus di opere unico nel suo genere il cui punto di partenza è il patrimonio cittadino: la sinopia dell’affresco di Piero della Francesca conservata al Tempio Malatestiano che stringe l’occhio alla donazione di Renè Gruau e al Libro dei sogni di Federico Fellini. Coinvolti i luoghi pubblici più prestigiosi della città come il Museo della Città, Castel Sismondo, Palazzo del Podestà, Palazzo Gambalunga, FAR (Fabbrica Arte Rimini), il Museo degli Sguardi, la Cineteca comunale, che sono solo alcuni degli spazi scelti per ospitare un percorso che coinvolge gli aspetti molteplici della pratica del disegno in tutte le sue declinazioni: il disegno come strumento preparatorio nella pittura antica - da Parmigianino a Tintoretto a Guercino – o in quella moderna – da Vedova a Fontana passando per Depero - i bozzetti di celebri scultori, il disegno come espressività simbolica - Baccarini - gli storyboard cinematografici di Toccafondo, i progetti architettonici di Coppedè fino al fumetto di Pratt passando per la cartellonistica Liberty di Dudovich. In occasione di questa prima edizione della Biennale del Disegno, la Fondazione Tito Balestra Onlus ha accolto con entusiasmo l’invito dell’Assessorato alla cultura della Città di Rimini di partecipare a questa importante rassegna con una propria mostra a Longiano. I curatori della mostra longianese, Flaminio e Massimo Balestra, hanno indagato i materiali presenti nelle collezioni della Fondazione proponendo, attraverso una corposa selezione di opere, due percorsi espositivi, a racconto, seppure parziale, di quasi un secolo di “disegno”: uno con il proposito di ripercorrerlo attraverso lo sguardo intimo del poeta Tito Balestra e l’altro, più composito, testimoniato da una cernita di opere acquisite dall’ente, tramite donazioni, dal 1982 a oggi. Scrivono i curatori, nel testo introduttivo: Le opere d’arte messe assieme da Tito Balestra furono composte in una collezione secondo peculiarità del tutto personali e non assecondando le esigenze del mercato o delle mode del tempo; in ogni dipinto e in ogni foglio raccolto è possibile percepire un disegno più profondo e esclusivo, quello di una precisa visione delle cose, senza sbavature d’occasione. Una raccolta che, a ben guardarla, pare rispondere alle medesime esigenze creative che lo indussero a scrivere i suoi versi. La collezione di Tito Balestra potrebbe essere definita, anche se le definizioni non ci piacciono e spesso costringono nuovi approcci di analisi, un correlativo per immagini della sua particolare poetica. [...] In seguito, altri (amici, artisti, scrittori, poeti), grazie alle attività della fondazione, concorsero a accrescerne il patrimonio artistico, arricchendola di ulteriori collezioni; oggi, sono oltre quattromila le opere conservate a Longiano.Tito Balestra predilesse collezionare l’arte figurativa del Novecento, con una particolare vocazione per il disegno e l’incisione, d’altronde, come scrisse Attilio Bertolucci, suggerendoci una traccia di lettura che potrebbe tornare utile anche per comprendere meglio le sue scelte di collezionista, «A proposito di pittura. Balestra la conosce benissimo e un po’, pigramente, ci traffica. Ma la sua poesia non ha quasi mai spessori di colore, è in bianco e nero, senza sbavature, come Maccari grafico».Balestra, oltre a avere dipinto alcuni quadri e avere praticato con disinvoltura la linoleografia, ha spesso disegnato sulle pagine dei suoi taccuini e delle sue agende, fra un verso appuntato, uno scritto o un promemoria, o, ancora, su pezzi di carta occasionali, senza mai dare l’impressione di averli voluti travisare in altro; forse furono solo “appunti esistenziali”, a volte ludici, ma comunque rivelatori di un ben preciso occhio su sé e il mondo. È proprio delle ultimissime ore la notizia che, mentre si procedeva alla catalogazione dell’archivio di Tito Balestra, è stato rinvenuto un disegno di Cesare Zavattini – del tutto inedito – inviato come biglietto di congratulazioni per il matrimonio di Tito e Anna. Quasi un secolo di «disegno» nelle collezioni della Fondazione Tito Balestra In mostra opere di: Enrico Accatino, Assadour, Tito Balestra, Amerigo Bartoli, Leonardo Castellani, Bruno Caruso, Tanino Chiurazzi, Tano Citeroni, Pietro Consagra, Michelangelo Conte, Pirro Cuniberti, Filippo De Pisis, Enotrio, Eliano Fantuzzi, Ilario Fioravanti, Riccardo Francalancia, Lino Gentili, Giuliano Giuliani, Aldo Gobbi, Tonino Guerra, Pietro Guida, Renato Guttuso, Pietro Lenzini, Tom Lyons, Mino Maccari, Mario Mafai, Tinin Mantegazza, Mauro Masi, Gino Marotta, Gino Montesanto, Elio Morri, Roberto Neri, Mokichi Otsuka, Franco Poli, Giò Pomodoro, Domenico Rea, Nino Ricci, Amelio Roccamonte, Ottone Rosai, Manlio Sarra, Vanni Scheiwiller, Antonio Scordia, Flaminia Siciliano, Leo Simoni, Leonardo Sinisgalli, Mario Sironi, Alberto Sughi, Giovanni Tamburelli, Nino Tirinnanzi, Antonio Vangelli, Renzo Vespignani, Tono Zancanaro, Cesare Zavattini. Cura: Flaminio Balestra, Massimo Balestra Sedi espositive: Longiano, Fondazione Tito Balestra Onlus (Castello Malatestiano di Longiano / Ex Chiesa Madonna di Loreto) Periodo:dal 12 aprile al 8 giugno 2014 (orari di apertura: dal martedì alla domenica e festivi ore 10.00-12.00 e 15.00-19.00 – ingresso intero 3,00 € ridotto per gruppi 2,00 €, gratuito under 13 anni accompagnati). - (PRIMAPRESS)