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Valerio Bianchini: “Occorre investire sui vivai per crescere talenti”

(PRIMAPRESS) - Lui che ha vinto tutto nella sua grande carriera di allenatore, tra scudetti, Coppe Campioni e Intercontinentali, non ha remore a “scendere” in campo anche quando si tratta di promuovere iniziative a favore dei giovani come il torneo di basket “Tosarello” a Latina: Valerio Bianchini, testimonial d’eccezione anche quest’anno, ha voluto sottolineare l’importanza di sostenere eventi e tornei per la valorizzazione del movimento sportivo in ogni disciplina.

Non posso mancare ad una manifestazione troppo simpatica, brillante ed originale anche nel suo regolamento con la presenza contemporanea in campo di maschi e femmine che è un bello esempio di pari opportunità anche nello sport. In questa manifestazione si percepisce la passione genuina dei partecipanti, l’amore verso lo sport degli organizzatori ma è, soprattutto, la passione sportiva di tutta la città: Latina ha eletto sindaco un ex giocatore professionista e questo è un segnale importante per la promozione delle attività ludico-ricreative e sportive sul territorio. Ho avuto l’onore di conoscere direttamente il dott. Damiano Coletta e ho percepito immediatamente la sua competenza, la sua preparazione, unite alla sua preziosa esperienza di sportivo, che può mettere a servizio dell’intera collettività. Anche quest’anno l’edizione del Tosarello ha sposato una nobile causa insieme all’Associazione ANDDOS: la lotta ai pregiudizi e alle discriminazioni, con la presenza illustre della Vice Presidente del Senato, Valeria Fedeli, perché proprio attraverso lo sport si possono far passare dei messaggi altamente significativi e educativi come ha sottolineato anche il presidente nazionale Giovanni Malagò del Coni”.





A scendere per primi in campo, all’Arena di Piazzale Prampolini, sono stati i bambini del minibasket e i ragazzi under 18 della categoria Junior:

L’idea di dare ampio spazio ai giovani è una scelta organizzativa molto intelligente: i settori giovanili meritano grande considerazione. Occorre investire energie soprattutto economiche nel potenziamento dei vivai. Ad alti livelli vedo troppi allenatori che non hanno pazienza con i giovani talenti, finendo per bruciare le loro prospettive di crescita. L'attività di allenatore richiede passione, competenze, tempo, programmazione, risorse fisiche e mentali. Se parliamo di pallacanestro giovanile il discorso si fa ancora più complicato. Allenare e crescere un bambino o un adolescente è un'attività che risulta essere di un'importanza fondamentale, poiché è in questo periodo che andranno a formarsi gli adulti di un domani. Pretendere che un istruttore svolga questo compito "senza guadagnare nemmeno un centesimo" o come "hobby" è un errore che può andare a condizionare la già scarsa cultura sportiva presente in Italia. Molte società sportive, infatti, spesso fanno leva su questi ragionamenti per risparmiare ed economizzare le proprie risorse che dovrebbero essere destinate al proprio settore giovanile”. - (PRIMAPRESS)