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Monaco svela il volto segreto e green amato dal Principe Alberto: dagli hotel eco-friendly ai Restaurant Engagé

Monaco svela il volto segreto e green amato dal Principe Alberto: dagli hotel eco-friendly ai Restaurant Engagé
PH.Benjamin Vergely
(PRIMAPRESS) - ROMA – Accanto al volto conosciuto dei luoghi iconici del Principato di Monaco dal Casinò al Museo Oceanografico, dal Port Hercule al Mercato della Condamine toccato  dal tracciato del gran premio di Formula Uno, c’è un’altra Monaco da scoprire che strizza l'occhio a veri viaggiatori green.  Attraversando il Jardins de la Petite Afrique e Avenue Sain-Michel fin sulle alture dello Chateau de la Bordina ci si gode la spettacolare vista che corre dalla costa italiana fino al Palazzo del Principe, pronti a cogliere l’eleganza di una nuova luce dettata dall’impegno del Principato nell’essere archetipo in Europa di uno sviluppo urbano e sociale improntato all’ecosostenibilità. Per il Principato non è solo una tendenza politically correct ma è qualcosa che sta realmente a cuore del Principe Alberto impegnato da tempo nella salvaguardia ambientale, E’ così che il Principato di Monaco, dopo le linee guida ricevute da S.A.S. il Principe Alberto II, ha fissato le milestone del prossimo futuro: a cominciare dalla riduzione dei gas serra del 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità di carbonio entro il 2050 al pari degli obiettivi fissati dalla’Ue. Obiettivi che chiamano in causa operatori turistici, cittadini e viaggiatori consapevoli chepossono contribuire utilizzando i mezzi elettrici disponibili in vari punti di interesse. Attraverso il car sharing Mobee, 100% elettrico, il battello alimentato con l’energia solare, gli autobus de La Compagnie des Autobus de Monaco (CAM), simbolo del trasporto ecologico in città, o le 350 biciclette brandizzate Monabike, i visitatori possono optare per un turismo responsabile che non precluda il coinvolgimento e la scoperta della cultura e della bellezza della destinazione. Con l’obiettivo di ridurre i gas serra e di migliorare la vita dell’intera comunità, l’attenta gestione della ricchezza naturale rappresenta uno dei pilastri della politica governativa di Monaco. Infatti, il 20% del territorio monegasco è coperto da aree verdi che richiedono cura e attenzione costanti e che, a loro volta, sono popolate da un numero elevato di specie vegetali da proteggere. Un impegno che ha portato la Direzione dell’Urbanistica a redigere il «Codice dell’albero»: un documento per riconoscere ed enfatizza l’importanza degli arbusti cittadini, protagonisti indiscussi a Montecarlo grazie alla loro capacità di migliorare e filtrare la qualità dell’aria del Principato.   La tutela dell’ecosistema si estende anche agli ambienti marini del Principato che sono protetti e controllati. Spicca su tutti il santuario marino «Pelagos»: un’area sorvegliata per la protezione dei mammiferi del Mar Mediterraneo. Nelle acque di Monaco sono state create tre riserve marine: la prima a Larvotto, nata negli anni ’70, copre una superficie di 50 ettari e comprende una prateria di posidonia, pinne comuni e cernie brune; la seconda, realizzata nel 1986 sul fondale coralligeno, ha la particolarità di ospitare il bellissimo corallo rosso; l’ultima area protetta include una riserva marina educativa per diffondere una maggiore consapevolezza sulla protezione del mare. Inoltre, Monaco è stata una delle prime nazioni pioniere nell'uso delle pompe idriche che sfruttano l'acqua marina: benché la soluzione esistesse già dal 1963 presso lo Stade Nautique, nel 1975 anche l'Hotel Fairmont Monte-Carlo disponeva di un sistema che prelevava l'acqua dal Mediterraneo. Oggi, altri esempi di edifici riscaldati o raffreddati con pompe di calore che utilizzano il sistema eco-friendly sono: il Grimaldi Forum, il Museo Oceanografico, l'Auditorium Rainier III e gli stabilimenti della SBM. Il macro-obiettivo di essere una destinazione sempre più sostenibile passa anche attraverso una maggiore responsabilità alimentare, un approccio che ha fatto guadagnare a molti ristoranti monegaschi il marchio "Restaurant Engagé". Il riconoscimento è attribuito alle strutture che si dedicano quotidianamente a ridurre e differenziare i rifiuti, a combattere gli sprechi alimentari, a sostenere le iniziative locali, a diminuire i consumi energetici e idrici ed infine a sensibilizzare i clienti sulle tematiche ecologiche. Un esempio è il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort che dispone di un orto di 400 metri quadrati in cui frutta e verdura biologiche sono a metro “zero”. In agenda del Principato sono molti i cantieri aperti. Dopo la Spiaggia di Larvotto inaugurata la scorsa estate, riaprirà quest’anno il nuovo Cafè de Paris mentre dal 2025 al 20230 ci sarà l’estensione di Portier Cove, la realizzazione del Centro Commerciale di Fontvieille e l’Ospedale Princess Grace. - (PRIMAPRESS)