Ue-Egitto, telefonata tra Michel e al-Sisi sulla stabilità nel Mediterraneo ma nessuna parola per Zaki
- di RED-ROM
- in Europa
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - Nello scambio telefonico di ieri 2 giugno tra il presidente della Commissione europea Charles Michel ed il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi su una serie di questioni regionali e sulle relazioni bilaterali UE-Egitto, non c’è stato nessun accenno ad una questione che ha visto l’Italia ma anche altri paesi europei battersi per una risoluzione del caso del giovane studente universitario Patrik Zaki detenuto in Egitto da un anno senza avere la possibilità di un regolare processo per le accuse di attivismo politico contro lo Stato.E proprio ieri gli sono stati assegnati altri 45 giorni di custodia cautelare. Le ragioni della politica internazionale e della diplomazia europea non possono non tener presente la violazione costante di diritti umani dei paesi con cui si tratta.
Ieri, invece, il presidente Michel ha sottolineato che l'UE continuerà a essere un partner chiave per l'Egitto, in particolare per quanto riguarda gli investimenti. Ma bene avrebbe fatto a chiamare in causa il caso Zaki.
Il presidente Michel e il presidente al-Sisi hanno discusso degli ultimi sviluppi nella regione, in particolare per quanto riguarda il processo di pace in Medio Oriente. Il presidente Michel ha ringraziato l'Egitto per i suoi sforzi per aiutare a ridurre l'escalation e raggiungere un cessate il fuoco che ponga fine a undici giorni di violenza. Il presidente Michel ha fatto riferimento alle conclusioni del Consiglio adottate il 24-25 maggio in cui il Consiglio europeo ha accolto con favore il cessate il fuoco e ha ribadito l'impegno dell'UE a favore della soluzione dei due Stati. Ha trasmesso il messaggio che l'UE lavorerà a stretto contatto con i principali partner internazionali per riavviare il processo politico e portare soluzioni durature e sostenibili.
Sulla Libia, entrambi i Presidenti hanno concordato sull'interesse condiviso per l'Egitto e l'UE in una Libia stabile e unita. Entrambi i presidenti hanno sottolineato l'importanza di sostenere gli sforzi del governo di unità nazionale e delle Nazioni Unite nel compiere progressi sui diversi binari politici, di sicurezza ed economici, compreso il ritiro di tutte le forze straniere e mercenari dal paese.
Sulla Great Ethiopian Renaissance Dam (GERD), il presidente Michel ha sottolineato la necessità di raggiungere un accordo e riaffermato la centralità del processo guidato dall'UA e lo stretto coordinamento tra UE e USA. Hanno anche scambiato informazioni sulla preoccupante situazione nel Corno d'Africa.
I Presidenti hanno anche discusso della sicurezza e della stabilità nella regione del Mediterraneo orientale. Il presidente Michel ha sottolineato che l'UE ha un interesse strategico in un ambiente stabile e sicuro nel Mediterraneo orientale e ha accolto con favore l'attuale dialogo tra Egitto e Turchia. - (PRIMAPRESS)