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Cagliari - Tocco (FI) sulla moria di pesci a Su Castiau

Cagliari - Tocco (FI) sulla moria di pesci a Su Castiau
(PRIMAPRESS) - CAGLIARI - Migliaia di carcasse di pesci morti sullo stagno, allo sbocco del ponte “Su Castiau”, a due passi dallo stretto del Maramura. E un odore acre che impedisce di respirare. Una moria che secondo i tecnici, ha una causa naturale: le alluvioni che negli ultimi tempi hanno flagellato le coste di Capoterra e dintorni, con una marea di detriti e fango che sono andati ad ostacolare il deflusso delle acque provocando una scarsa circolazione delle acque. Una situazione che ha prodotto una diga di ghiaia e sabbia che, miscelata con i residui, va ad imprigionare i pesci come in un lago povero di acqua, facendo mancare l’ossigeno ed asfissiandoli. Orate e muggini sono condannati praticamente ad una morte certa, con le carcasse di pesci che aumentano giorno dopo giorno. Un disagio enorme per l’economia della zona, con le cooperative di pescatori costretti a fare i conti con la scarsità della produzione ittica. Un problema che è riecheggiato nelle aule della politica regionale con un’interrogazione urgente del consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco: "E’ davvero un disastro ambientale di proporzioni ingenti – scrive nel documento l’esponente degli azzurri – Gli ultimi eventi alluvionali hanno prodotto un dissesto idrogeologico enorme, visto che le correnti hanno trasportato una quantità enorme di detriti, fango, canne dal rio Santa Lucia sino allo sbocco dello stagno". E così “Su stagneddu de bidda” – come lo hanno ribattezzato a Capoterra – è diventato un cimitero di pesci senza limiti. "Il danno ambientale è sicuramente ingente perché ci vorranno anni prima di tornare ai livelli ittici che erano presenti nello specchio d’acqua – conclude Tocco – Occorre che la Regione si attivi per riportare la situazione alla normalità con un opera di pulizia e monitoraggio continuo dei corsi d’acqua di accesso allo stagno ed un’importante intervento di dragaggio in modo da togliere la sabbia all’interno della laguna favorendo così il deflusso delle acque e la vita dei pesci". - (PRIMAPRESS)