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Automotive: l'UE prende le distanze dalla Cina con la nuova Giga Factory francese. Aperture in Germania e Italia

  • di RED-ROM
  • in Mondo
Automotive: l'UE prende le distanze dalla Cina con la nuova Giga Factory francese. Aperture in Germania e Italia
(PRIMAPRESS) - FRANCIA - Sulla questione mobilità elettrica a muovere un passo decisivo verso la produzione di batterie elettriche Made in UE sono stati i francesi che hanno presentato a Billy- Berclau, la prima Giga Factory del gruppo Automotive Cells Companies (ACC). All’evento erano presenti anche il ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire, il ministro tedesco per i Trasporti Volker Wissing, il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, il Presidente della Regione Nord della Francia, Xavier Bertrand, e gli amministratori delegati di ACC, Mercedes – Benz, TotalEnergies e Stellantis. Un passo importante per uscire dal giogo forzato della dipendenza cinese ma anche per guardare anche alla sostenibilità della produzione in linea con gli obiettivi dell'Unione Europea.
Le prossime due Giga Factory saranno inaugurate in Germania e in Italia (Termoli) con un piano d'investimento di Stellantis sempre attraverso ACC.
Della nautralità tecnologica hanno parlato sia il ministro Urso che che Le Maire e Wissing. Urso: “Questo stabilimento - ha detto Urso riferendosi al Giga Factory francese  - dimostra il valore dei programmi di interesse comune europei, come IPCEI batterie 1 che vede la partecipazione di 7 paesi membri e 5 imprese italiane a cui seguirà a breve il programma IPCEI batterie 2 con la partecipazione di 12 paesi membri e 10 aziende italiane". Il ministro ha inoltre evidenziato la assoluta necessità che la Commissione europea ci proponga un quadro chiaro di semplificazioni procedurali e significative risorse comuni per raggiungere davvero la autonomia strategica nel campo delle materie prime critiche che servono alla realizzazione delle batterie elettriche per non passare dalla dipendenza dalla Russia nel carbon fossile alla dipendenza dalla Cina sulle materie prime critiche necessarie alla tecnologia green e digitale. "Mi aspetto - ha commentato - una grande politica assertiva da parte dell’Unione europea che ci indichi come estrarre le materie prime che ci servono e come e dove lavorarle in poco tempo”. - (PRIMAPRESS)