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Valentina Gullace in anteprima il video del nuovo singolo “Winter”

(PRIMAPRESS) - (MILANO) - Valentina Gullace in anteprima il video del nuovo singolo “Winter”. Il brano è estratto dal suo ultimo album “La mia stanza segreta”, sarà in rotazione radiofonica dal prossimo venerdì 6 marzo. Una lettera scritta e mai consegnata, il lamento per un amore perduto che si vorrebbe ancora ardentemente accanto: “Winter” è una canzone che racconta di una sorta di delirio amoroso, una dimensione emotiva a metà fra la consapevolezza che tutto sia ormai finito e l’ingenua speranza di ricominciare insieme, meglio di prima. Racconta Valentina Gullace a proposito del singolo: «Sono andata a ricercare le sensazioni di una me molto più piccola e immatura, una Valentina adolescente che inizia a capire cosa significhi perdere qualcuno che si ama. “Winter” esprime la difficoltà di elaborare la fine inevitabile di una relazione che forse non era davvero sana, ed è una difficoltà che forse tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita». Il videoclip di “Winter”, diretto da Giacomo Citro, è incentrato su due figure femminili appartenenti a epoche storiche differenti ma accomunate dalla stessa ferita emotiva: la fine di un grande amore. Scrivendo una lettera, le due donne faranno un viaggio attraverso le sfumature della sofferenza amorosa, tra l’ingenua speranza di poter ricominciare una vita insieme al proprio uomo e la necessità di fare una scelta dolorosa per andare avanti.
"Winter", il tuo nuovo singolo, è una lettera scritta e mai consegnata. Ti va di raccontarci qualcosa in più a riguardo? «Ogni brano contenuto nel mio album è nato da una reale urgenza espressiva, quasi come fosse la pagina di un diario segreto in musica. “Winter” risale a 8 anni fa e inizialmente l’avevo composta in italiano. Stavo scrivendo una lettera che poi ho scelto di non consegnare, lasciando il brano nel cassetto per anni. Lavorando al progetto del disco l’ho tirata nuovamente fuori e così ho scritto un testo in inglese, immaginando una ragazza alla fine del primo grande amore. Questo brano racconta la difficoltà di elaborare l’inevitabile epilogo di una relazione forse poco sana ed è quasi un delirio fra la consapevolezza di dover andare avanti da sola e l’ingenua speranza di poter ricominciare meglio di prima.». Il brano è estratto da “La mia stanza segreta”, il tuo ultimo disco che vanta una collaborazione con Fabrizio Bosso. Quanto sei soddisfatta del risultato? «L’idea di coinvolgere Fabrizio Bosso è nata proprio mentre stavo lavorando a “Winter”. Immaginavo una parte strumentale con un meraviglioso assolo di tromba e ovviamente ho pensato subito a lui. Grazie al mio pianista e arrangiatore Seby Burgio, che collabora con lui da anni, Bosso ha suonato non solo su “Winter” ma anche su “Respirare” e sul mio secondo singolo: “La responsabilità di te”. Inoltre ho avuto l’onore di condividere il palco con lui alla Casa del Jazz nel dicembre scorso, in occasione della presentazione ufficiale del disco. “La mia stanza segreta” è il mio primo disco, uscito per l’etichetta Filibusta Records, e contiene 11 brani che ho composto in epoche diverse della mia vita. Ho atteso moltissimi anni prima di trovare il coraggio di incidere un album perché la scrittura è sempre stata qualcosa di molto intimo per me, quindi non sentivo il bisogno di espormi pubblicamente. Mi faceva molta paura, mi imbarazzava. Fino a 21 anni cantavo praticamente di nascosto! Eppure ho iniziato a cantare e ballare fin da molto piccola e ho preso le prime lezioni di pianoforte a 8 anni. Dopo moltissimi anni di studio “matto e disperatissimo” per diventare una ballerina classica, ho scoperto il mondo del musical, che mi ha permesso di unire l’amore per la danza al canto. Così ho iniziato a calcare i palchi dei teatri più importanti d’Italia con musical come “Jesus Christ Superstar”, “High School Musical”, “Frankenstein Junior”, “La febbre del sabato sera” e molti altri. Ho vissuto in tournèe per gran parte degli ultimi 13 anni ma non ho mai smesso di scrivere musica mia. Quattro anni fa ho finalmente deciso di lavorare al disco, facendo anche una raccolta fondi su Musicraiser per finanziare il progetto, raccolta andata benissimo in soli 9 giorni dalla partenza. Posso ritenermi soddisfatta e grata perché nel mio disco hanno suonato alcuni fra i migliori musicisti che ci sono in circolazione e penso di essere riuscita ad essere onesta e coerente con quello che davvero sento. “La mia stanza segreta” parla davvero di me, senza filtri.».
Com'è nata l'idea del videoclip diretto da Giacomo Citro? «Io e Giacomo ci conosciamo da moltissimi anni perché lui è anche un musicista, ma non avevamo mai collaborato. Seguivo e apprezzavo i suoi lavori come videomaker e aspettavo l’occasione giusta per coinvolgerlo in un mio progetto. Giacomo collabora stabilmente con artisti come Niccolò Fabi, Max Gazzè e Diodato e ha una sensibilità particolare. Ci siamo incontrati qualche giorno prima delle riprese e in tre ore abbiamo costruito l’idea del video, trovandoci d’accordo davvero su tutto .Avevamo davvero pochissimo tempo per realizzare il tutto; abbiamo girato fuori Roma, a Bottaccio, in una ex stalla in campagna ed è stata una mezza follia perché io ero in scena al teatro Sistina con “The Full Monty” e abbiamo dovuto incastrare le riprese del video fra uno spettacolo e l’altro. Sul set si è creata una atmosfera magica e siamo riusciti a realizzare esattamente quello che avevamo in mente.».
Prossimi impegni? «Fino all’8 marzo sarò in scena al teatro Sistina di Roma col musical “The Full Monty”(regia di Massimo Piparo), accanto a Paolo Conticini, Luca Ward, Nicolas Vaporidis e Jonis Bascir e con loro mi aspetta l’ultima parte della tournée, che sarà in Puglia e in Sicilia fino a fine marzo. Sto lavorando a un tour di presentazione del mio disco in tutta Italia e nel frattempo ho iniziato a scrivere qualcosa di nuovo. Per la prossima stagione teatrale spero ci sia qualche nuovo spettacolo perché non so stare lontana dal teatro per troppo tempo! Ma adesso desidero soprattutto portare la mia musica ovunque e mi sto impegnando in tal senso.». - (PRIMAPRESS)