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Da Venezia a Roma, oggi in sala “The Lack” di Masbedo

(PRIMAPRESS) - ROMA - E’ stato presentato alle Giornate degli Autori della 71. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Oggi la manifestazione "I film di Venezia e Locarno nei cinema di Roma e del Lazio” lo porta nella capitale, per incontrare il pubblico del Cinema Farnese Persol. Si tratta di “The Lack”, il primo lungometraggio di Masbedo, duo di video-artisti formato da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni. L’opera, una sperimentazione visiva sul tema della mancanza, ha già incontrato il favore di Venezia. Al centro della scena, la donna, immersa in una cornice atavica e misteriosa. Così, Eve affronta il dolore dell’abbandono, e solo un gesto impulsivo e violento è in grado di riportarla a se stessa. Nella seconda storia, Xiù si scontra con la propria fisicità, nel tentativo disperato di dar luce a una terra da anni immersa nel buio. In una territorio lunare, due donne affrontano il sentimento difficile del distacco, compiendo il passaggio da uno stadio conosciuto ad uno inesplorato. Infine, il racconto onirico di Sarah alla propria psicoanalista, nel tentativo di ricomporre un’esistenza frantumata. Sei figure femminili, per quattro esperienze sensoriali che si incontrano nel loro nucleo più profondo. “The Lack” è il racconto di solitudini diverse, eppure simili nel modo in cui vengono vissute. Attraverso le immagini che scorrono sullo schermo, si percepisce la forza delle protagoniste, isolate eppure accompagnate dalla propria forza interiore. Per raggiungere questo risultato, gli autori hanno costruito un racconto composto quasi esclusivamente da immagini, eliminando la parola a favore di suoni ambientali e di origine naturale. Una sorta di battito corale, che amplifica il percorso delle donne al centro della scena, in un mondo che è estraneo e allo stesso tempo espressione della loro umanità. Un film dal forte impatto visivo, in cui perdersi per ritrovare anche una piccola parte di sé. Scritto dal duo artistico Masbedo, vede la collaborazione di Beatrice Bulgari e Mitra Divshali, alle quali spetta anche la creazione del soggetto. - (PRIMAPRESS)