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Spedizione oceanografica CNR: con la Joides alla ricerca di placche che “separano” i continenti

  • di RED-ROM
  • in Tech
Spedizione oceanografica CNR: con la Joides alla ricerca di placche che “separano” i continenti
(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Partirà il 14 febbraio 2024, dal porto di Napoli, la spedizione oceanografica dell’International Ocean Discovery Program (IODP) 402 – Transizione Oceano-Continente nel Tirreno’, coordinata dagli scienziati Nevio Zitellini, dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) e Alberto Maliverno, del Lamont-Doherty Earth Observatory (Ldeo) della Columbia University. La spedizione, condotta a bordo della nave da perforazione oceanica JOIDES Resolution (JR) e che durerà circa due mesi, mira ad affrontare questioni cruciali sulla tettonica delle placche cercando di comprendere i processi crostali che conducono alla separazione dei continenti attraverso la perforazione delle rocce del mantello terrestre; rocce che, normalmente si trovano a decine di chilometri di profondità, ma che nel Tirreno sono quasi affioranti sul fondale marino, rendendo, quindi, possibile il loro campionamento. “A bordo della JOIDES Resolution scienziati di tutto il mondo con specializzazioni in diversi settori delle geoscienze, quali geologia strutturale, geofisica, paleontologia, magnetismo, petrografia; mineralogia, geochimica e microbiologia, lavoreranno insieme per comprendere il processo che ha permesso la risalita del mantello dalle grandi profondità fino quasi ad affiorare al fondo del Mar Tirreno”, dichiara il responsabile scientifico Nevio Zitellini, del Cnr-Ismar. “Questo processo viene chiamato ‘esumazione’ e con la Spedizione IODP 402 si vogliono determinare quali sono state le interazioni tra le rocce del mantello e l’acqua del mare, le condizioni di pressione e temperatura in profondità le proprietà fisiche delle rocce e gli elementi in grado di modificarle durante il processo di esumazione. La definizione di tali processi permetterà di comprendere meglio il funzionamento del nostro sistema terra”. A bordo saranno presenti 28 ricercatori di cui 5 italiani (Paola Vannucchi, Università di Firenze; Maria Filomena Loreto, Cnr-Ismar; Agata Di Stefano, Università di Catania; Alessio Sanfilippo e Riccardo Tribuzio, Università di Pavia).
“La spedizione perforerà due transetti nel Tirreno. Un transetto est-ovest ha lo scopo di analizzare la progressione dalla crosta magmatica al mantello esumato; un transetto nord-sud mapperà la zona di faglia che ha permesso l’esumazione del mantello e permetterà, inoltre, di valutare i processi che hanno agito all’interfaccia idrosfera-litosfera e i potenziali ecosistemi correlati”, dichiara Maria Filomena Loreto del Cnr-Ismar. - (PRIMAPRESS)