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Roma: sedicente medico circoncide due gemellini di origine nigeriana. Uno muore, l'altro in fin di vita

  • di RED-ROM
  • in Italia
Roma: sedicente medico circoncide due gemellini di origine nigeriana. Uno muore, l'altro in fin di vita
(PRIMAPRESS) - ROMA - Una circoncisione rituale come pratica religiosa, uccide un bimbo di due anni di origine nigeriana e lascia in fin di vita il fratellino gemello ora ricoverato in gravi condizioni nell'ospedale romano Sant'Andrea. Il fatto è avvenuto a Monterotondo, alle porte di Roma, in una casa gestita dall'Arci con l'amministrazione comunale. A praticare l'operazione in casa sarebbe stato un sedicente medico, un americano di origine libica che è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile di Roma: nei suoi confronti i pm di Tivoli ipotizzano i reati di omicidio preterintenzionale, lesioni gravissime ed esercizio abusivo della professione medica. "Nel corso della perquisizione presso l'abitazione dell'arrestato - afferma il procuratore Francesco Menditto che sul caso ha messo al lavoro due pm, quello di turno e uno che si occupa di violenze di genere e contro i minori - sono stati sequestrati oggetti da cui si desume l'abitudine della condotta contestata". Gli inquirenti hanno disposto anche l'autopsia sul corpo del piccolo deceduto. Secondo una prima ricostruzione, l'operazione è stata eseguita sabato pomeriggio prima su un bimbo e poi sull'altro. All'improvviso, però, la situazione sarebbe precipitata. Quando le condizioni dei fratellini sono apparse gravi è scattato l'allarme ed è stato allertato il 118. Per uno dei due bambini purtroppo non c'è stato nulla da fare perché aveva già perso molto sangue. L'altro, invece, è ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Disperata la mamma dei due bimbi. Piange e non si dà pace dopo che ha visto morire tra le sue braccia uno dei gemellini. Prima di arrivare nell'appartamento di Monterotondo la donna era stata ospite per oltre un anno di un Centro di accoglienza straordinario (Cas) a Rieti e sembra che in quel periodo avesse chiesto alla pediatra informazioni sulla possibilità di sottoporre i figli alla circoncisione. Dopo il rifiuto del medico non c'erano stati seguiti. Ai responsabili dello Sprar di Monterotondo dell'Arci di Roma non aveva mai fatto cenno di volere fare circoncidere i bambini. Gli operatori che hanno avuto contatti con la donna la descrivono ipersensibile, attentissima ai propri figli, che aveva regolarmente vaccinato ed accompagnava all'asilo sempre puntuale ma la lettura di questi fatti riportano alla questione del fallimento, in molti casi, di una vera integrazione culturale. - (PRIMAPRESS)